patty 9 / 10 25/03/2007 19:41:18 » Rispondi Questo film mi ricorda molto uno di quei dessert francesi sperimentali... c'é chi li trova squisiti e chi non li assaggia neppure, anche se nessuno potrebbe negare la loro bellezza! Personalmente mi sono goduta pressoché ogni fotogramma di questo film in una maniera nuova e a me sconosciuta. Questo per dire che il film ha molto di sperimentale... che la fotografia la fa da padrone e crea verie propri nuovi metodi narrativi, ma che anche l'intreccio fantasy tra diverse epoche é riuscitissimo. Le location sono...una cosa indescrivibile, paesaggi visti solo nella nostra mente, forse neppure. Se fosse qui il regista non potrei che osservarlo con attenzione, cercando di riuscire ad entrare in una mente tanto ricca (e che personalmente trovo geniale). insomma: opera completa, fantastica in ogni senso. Peccato per il finale...trovo non abbia reso il senso che avrebbe potuto alla storia, che sia stato adattato con troppa semplicità alla mente visionaria del regista, facendola prevalere sulla trama. Se a qualcuno interessa avrei preferito che il cavaliere portasse delle gocce dell'albero della vita alla sua regina (anche perché sarebbe stato più credibile visto il suo carattere leale) e che insieme vivessero "per sempre" (nel senso che poi si sarebbero ritrovati nelle seguenti vite perché anime gemelle). Forse un pò banale! Sarei curiosa di sapere che ne pensiate voi sul finale e sul senso generale del film (se credete l'abbia...io penso di si, anche se sembra non sia ciò che vuol prevalere, ma va bene così)
frangipani79 26/03/2007 00:39:41 » Rispondi Ciao, ho scritto il commento qui sotto il tuo. :-))
Riguardo al tuo finale "ideale", credo che esso stesso sia impossibile per l'intento stesso che il regista voleva compiere nel film. Tomàs il Conquistador è assalito dall'ingordigia e pensa sia di abbeverarsi e di vivere con la sua regina. Tommy il medico ha i limiti imposti dalla scienza e dalla vita moderna per cui la cura che avrebbe salvato sua moglie era sì a portata di mano, ma a patto che dalla sua scoperta non avesse perso un solo secondo per riprodurla e somministrarla (ma non sapeva di avere così poco tempo). Il Thomas del futuro arriva ad un passo dalla stella ma l'albero che trasporta muore inspiegabilmente e si offre in sacrificio rendendosi immortale scavalcando la dimensione terrena ed entrando in quella mistica. La natura umana è fallace e pensa all'immortalità come una pietra filosofale che aspetta solo di essere scoperta.
Non poteva finire altrimenti il film, è stato un finale "obbligato", perche sarebbe stato come ammettere che "teoricamente" esisterebbe il siero della vita eterna, talmente forte da combattere le malattie, e nella fattispecie il cancro. Impossibile mostrare uno scenario del genere,almeno per rispetto di chi è stato afflitto da qs piaga. Il film ti illude e poi ti riporta alla realtà,è qs la sua magia.