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L'ALBERO DELLA VITA regia di Darren Aronofsky

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Blutarski     8 / 10  11/06/2008 12:47:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film che probabilmente risente di una certa ignoranza di base del pubblico che lo guarda (almeno per me) su certe questioni teologiche e/o filosofiche appartenti sia al cristianesimo che al culto religioso dei maya, ma a mio avviso anche alle discipline spirituali e religioni orientali che si fondano sull'esistenza di un Dharma, di questa ruota cosmica da cui si emana contemporaneamente vita e morte, che regola in un certo senso questo ciclo. Molto suggestive sono le immagini della nebulosa e dell'albero della vita. Da un lato dunque c'è la vicenda del conquistador alla ricerca dell'abero perduto dall'altro c'è la vicenda parallela, ma più comprensibile per noi e anche più moderna, del progresso della scienza, che è anch'esso di fatto una ricerca di un albero perduto, in senso metaforico ovviamente (ma non del tutto), della fonte della vita. Entrambi dunque sono due questioni profondamente religiose e filosofiche. E' possibile sfidare le leggi universali attraverso le scoperte scientifiche e curare quella malattia eterna che afflige l'umanità che è la morte? Il film risponde alla questione, state tranquilli, anche se non nascondo la mia iniziale perplessità alla fine del film. Il fatto però di porre il problema del progresso e della scienza in una dialettica non cristiana, o almeno non del tutto, nobilità a mio avviso la questione e ne attribuisce moggior fascino o almeno il lo preferisco a una puntata di Porta a Porta magari col monsignor Fischella o al Cardinale Bertone.

Di certo il film fa venire voglia di approfondire queste filosofie e discipline spirituali che sono di certo più interessanti del nostro ormai austero e vecchio cristianesimo, che non è in grado di arricchire lo spirito di chi lo pratica, che non conosce l'idea di pace spirituale sebbene la predichi e che vedono in una ritualità stupida e superstiziosa l'unico mezzo per avvicinarsi a D.i.o.