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IL PAESE DEL SESSO SELVAGGIO regia di Umberto Lenzi

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  14/03/2012 13:22:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film ritenuto il precursore del genere cannibal,punto fermo di un filone in voga soprattutto negli anni '70/80 indirizzato a shockare pesantemente lo spettatore mediante l'esibizione di (più o meno attendibili) antichi riti da parte di tribù localizzate in luoghi del pianeta ancora inesplorati.
Alla regia il mitico Umberto Lenzi,artigiano di solidissimo mestiere furbo nell'escogitare un titolo senza dubbio ammiccante ma in fin dei conti poco connesso con ciò che verrà mostrato ,più che altro riconducibile al rituale cui una donna rimasta vedova viene sottoposta.Di sesso se ne vede pochino e pure molto edulcorato,la concessione è circoscritta a qualche seno e qualche nudo integrale.Stesso dicasi per gli aspetti antropofagici limitati ad una sola scena,il resto è un susseguirsi di intermezzi documentaristici,spesso crudi,eletti come punteggiatura delle vicissitudini del protagonista Ivan Rassimov dall' improbabile zazzera paglierina.Nei panni del fotoreporter un po' sbruffone finirà prigioniero di una tribù dell'entroterra thailandese,qui conoscerà le usanze dei nativi oltre ad innamorarsi della bella Maraya ,ovvero Me Me Lay,attrice dai tratti esotici e per questo motivo spesso ingaggiata in queste produzioni.Lenzi insiste su stereotipi forzando la contrapposizione tra mondo primitivo e civilizzato con facili moralismi infranti dalla scelta finale del protagonista.
La violenza è più contenuta rispetto ai cannibal-movie che verranno,non mancano comunque i momenti forti con vittime soprattutto sventurati animali.L'immancabile combattimento tra la mangusta e il cobra,o quello tra i galletti sono nulla al confronto a ciò che capita a una scimmia o a una capretta.
Aldilà della spinosa questione con relative polemiche da sempre caratterizzanti i più realistici cannibal-movie ci si trova in presenza di un film discreto dal rilevante peso storico,quindi consigliato ai fans del genere.