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SAW 3 regia di Darren Lynn Bousman

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orsobruno77     6½ / 10  01/06/2007 20:58:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scrivere di Saw III mi obbliga a citare, e quindi a svelare, alcuni particolari se voglio parlarne approfonditamente e non come una qualsiasi recensione che di solito sono superficiali e devianti, cioè fanno venire in mente al lettore un qualcosa che è l’opposto solo perché non rientra nei canoni di chi l’ha scritta…a volte ho anche pensato, a posteriori, che l’autore non avesse nemmeno visto il film…



Decido di vedere un film di cui non conosco né cast, né regista solo dopo aver visto i trailer e aver letto molteplici recensioni…non una sola.



Questo film insieme a Blade: Trinity, si inserisce nel cliché che vuole i sequel peggiori dei primi. Ma non è altrettanto deludente.



I primi due episodi si sono distinti per originalità e crudezza e per avere una trama molto intrecciata, ma non impossibile.



Anche qui ci sono queste caratteristiche, ma non sono al livello dei primi due.



Il gioco qui si percepisce un po’ troppo presto, gli intrecci, a parte uno, sono un po’ troppo visibili.



Siamo al terzo episodio quindi Jigsaw ha deciso di non fermarsi.



Ovviamente il film inizia da dove era finito il 2, con il poliziotto legato e il dover essere costretto a giocare per la sua stessa vita.



I metodi di gioco di Amanda, l’unico personaggio, insieme a Jigsaw, presente in tutti e tre, sono un po’ diversi da quelli del suo mentore e ce ne accorgiamo subito…



Giusto per rinfrescare la memoria, Amanda è stata l’unica ad essere uscita viva da uno dei “test”…



- “vivere o morire…a te la scelta.”





Tutto scorre su due giochi, come due sono le persone che vengono testate, un uomo ed una donna.



L’una per il fatto di essere medico, l’altro per aver perso un figlio a causa di un incidente.



L’altro gioco è più sottile, ma le espressioni di Jigsaw lasciano intendere quando e quali siano.



Entrambe devono scontare un qualcosa, devono scegliere la vita, o altrimenti la loro morte o quella di chi gli è vicino.



La regia ha un buon ritmo, ci sono alcuni momenti nella seconda parte del film che rallentano un po’ troppo e ciò lascia la sensazione che sia stato nel complesso un po’ troppo lento, ma così non è.



La prima parte è molto ritmata e lo sviluppo della storia scorre, il regista alterna immagini fortissime, tipiche della saga, a flashback sui vari personaggi, ci mostra come alcuni sono evoluti e come evolvano…



Ci sono momenti decisamente inaspettati e decisamente cruenti, soprattutto perché le vittime sono morti eccellenti, cioè quei personaggi interpretati da quegli attori che nella maggior parte dei film non muoiono, ma i casi li risolvono…



Il finale è di quelli che vorresti sempre, cioè un finale realistico…di quelli dati dalla rabbia e dalla pazzia…in cui il personaggio principale si è lasciato andare e non ha fatto i calcoli in maniera fredda in una frazione di secondo tra urla, pallottole, seghe circolari e sangue che schizza da tutte le parti.



Un film da vedere giusto perché vengono spiegati molti particolari sempre lasciati oscuri nei primi due capitoli.
Satyr  01/06/2007 21:03:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ehi lascia perdere la barretta dello spazio,diventa fastidioso leggere un tuo commento:(