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MONSIEUR IBRAHIM E I FIORI DEL CORANO regia di François Dupeyron

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frine     6 / 10  23/11/2005 00:48:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un remake, opportunamente riadattato, del ben più incisivo e graffiante "La vita davanti a sé", ove una straordinaria Simone Signoret è una vecchia e alcolizzata prostituta ebrea che si prende cura di un ragazzino arabo.
Il problema dell'integrazione e del dialogo fra culture diverse (anzi, purtroppo, in questo caso antagoniste) è sempre lo stesso: solo che nell'originale nessuno pretendeva di dare lezioni a nessuno. C'erano solo la solitudine, l'emarginazione e il disperato bisogno di dare e cercare affetto.
"Monsieur Ibrahim" è un film furbetto, ben girato, a volte commovente, ma con qualche passaggio 'ad effetto' un po' fastidioso (bastano i bidoni della spazzatura a far capire se siamo in Svizzera o in Albania?).
Insomma, un film guardabile, ma da non prendere troppo sul serio. Il problema della convivenza fra etnie diverse è molto più complesso.