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IL CAMERAMAN E L'ASSASSINO regia di Rémy Belvaux, André Bonzel, Benoît Poelvoorde

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Boromir     8 / 10  20/10/2022 00:03:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una definizione di film estremo, di quelli che sanno mescolare i generi popolari più disparati (docu-fiction, noir, grottesco, horror, commedia nera), riuscendo a evolverne le implicazioni teoriche. Il fascino dell'opera scaturisce nelle sue ambiguità intrinseche, e per indagare sulla natura del nostro voyeurismo pone al centro di tutto un serial killer colto, spiritoso e comunque crudele, epitome di un tarantinismo ante litteram. L'aver declinato il discorso al linguaggio del mockumentary contribuisce a diminuire la distanza che la macchina cinema (e lo spettatore stesso) tiene di fronte all'esibizione dura e realistica delle efferatezze. Al netto di qualche lungaggine, un esperimento riuscitissimo sulla fascinazione multimediale per la violenza, al quale Oliver Stone risponderà con derive ancor più folli, sperimentali e psichedeliche (Natural Born Killers).