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ARCIPELAGO IN FIAMME regia di Howard Hawks

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dobel     8½ / 10  11/06/2010 14:45:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come ha ben detto l'amico Wega, si tratta di Haws al 100%. Un manipolo di uomini legati da valori come l'amicizia, l'onore, il sacrificio, la dedizione, la bandiera... le donne si vedono appena per sbaglio in un ospedale militare dopo l'attacco a Pearl Harbor. E' un film di propaganda che fa quasi venir voglia di andare in guerra tanto si vorrebbe far parte di un gruppo così accogliente. Ovviamente la guerra fu altro, e altro cinema ne ha mostrato la vera faccia: ma la concezione romantica del soldato e della battaglia esercita ancora un certo fascino anche su chi ormai sa fin troppo bene cosa si celi in realtà dietro a tutto ciò. Il tipo di cinema di Hawks (come di Ford - suo primo fratello in arte -) non vuole essere realistico, non vuole mostrare il dolore e la sofferenza nella propria componente patologica, bensì, quasi serenamente, sublimarli (tutto ciò viene rappresentato dalla morte del capitano attorniato dai propri soldati - viene persino in mente quel bel canto alpino 'Il testamento del capitano', nel quale il moribondo chiede che il proprio corpo venga tagliato in cinque pezzi e consegnato un pezzo alla madre, un pezzo alla fidanzata, un pezzo al battaglione, un pezzo alla patria e l'ultimo alle montagne); Hawks vuole creare, al contrario, un senso di famigliarità, di fratellanza d'armi: l'esercito come un secondo focolare con regole e gerarchie assolutamente benevole. I superiori sono buoni padri che si prendono cura dei propri figliocci; i commilitoni fratelli che darebbero la vita per te; il sacrificio doveroso e addirittura piacevole. Tutto questo non ha nulla di reale... ma tante volte la realtà è così brutta che fa bene al cuore rifugiarsi nella fantasia...