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MALADOLESCENZA regia di Pier Giuseppe Murgia

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amterme63     7½ / 10  02/02/2012 20:44:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sinceramente l'ho trovato un bel film. Fondamentalmente è un tributo intenzionalmente poetico al passaggio (delicato, affascinante, torbido) tra fanciullezza e adolescenza. Un suo pregio è che viene bandita l'ipocrisia, si evitano idealizzazioni e non si tacciono i lati scomodi o rimossi di questo delicatissimo periodo della vita umana. Allo stesso tempo però il film soffre della fondamentale ambiguità di tutti i film drammatici italiani, cosiddetti di "Serie B", degli anni 60-80, grossomodo a partire da "Mondo Cane" in poi: cioè l'impronta voyeuristica e morbosa che si evidenzia chiaramente in tante scene, nel tipo di visione mostrata o nello svolgimento scenico creato quasi allo scopo. Sono film che vogliono informare o denunciare e quindi essere utili o d'attualità, allo stesso tempo vogliono però incamerare soldi e grazie al voyeurismo e alla morbosità cercano di attirare spettatori. Il binomio attualità-morbosità è stato il motore di tanto cinema italiano per molti decenni.
"Maladolescenza" in qualche maniera prende spunto dalle cronache di costume degli anni '70, in cui si evidenziava la precocità e la malizia con cui i ragazzi si avvicinavano al sesso. Il lato da cui vuole essere visto questo fenomeno è quello dei ragazzi stessi, quindi uno sguardo dal di dentro, escludendo il più possibile il punto di vista degli adulti. La storia non è altro che un flashback di una ragazzina che riporta i fatti, i propri sentimenti, le proprie impressioni. Per tutto il film vediamo solo gli adolescenti, gli adulti è come non esistessero (se non come autorità severa e negativa). Si cerca quindi di esprimere al meglio possibile il punto di vista degli adolescenti, il loro modo di sentire, le fantasie, i turbamenti, le aspirazioni – escludendo giudizi morali o condanne etiche, tipiche del mondo adulto.
Il qualche maniera il film ci riesce ed anche bene. Si crea un'atmosfera come di magia, di fiaba, di sospensione in un mondo etereo e poetico, quale è quello dei bambini, insieme alle prime turbe, i problemi, il senso di fine, di perdita, di incertezza che caratterizza invece l'adolescenza. Tante scene sono puramente rappresentative di questi due mondi che si mescolano conflittualmente fra di loro, e sono anche delle belle scene, splendidamente girate con suggestiva ambientazione e bella fotografia.
Il messaggio finale è proprio questo: l'impossibilità di realizzare il sogno, di fermare il tempo, di controllare gli istinti strani che si fanno strada con l'adolescenza. Un finale sconsolato e amaro.
Purtroppo non sempre la storia e le scene seguono con chiarezza e profondità l'interiorità dei personaggi. Laura racconta spesso il suo stato d'animo, ma tace in momenti cruciali in cui sarebbe importante sapere cosa prova. Fabrizio è rappresentato in maniera idealizzata, non si sa come vive, di che vive. Sembra quasi essere una fantasia delle ragazze, più che un personaggio vero. Silvia purtroppo non viene adeguatamente presentata e approfondita, le sue contraddizioni rimangono un po' inspiegate. Peccato, perché il film avrebbe potuto essere un piccolo capolavoro.
C'è poi l'aspetto voyeuristico (sollecitato pure nel film stesso) e morboso, reso stilisticamente evidente in alcune scene in cui la mdp riprende da lati maliziosi, in cui si sollecita l'aspetto libidinoso della scena più che quello sentimentale. Ma direi che non ci si debba scandalizzare più di tanto. Il sesso fra gli adolescenti è stato ed è tuttora molto diffuso. Non si capisce perché si debba censurare o nascondere. Certo nella realtà non è così poetico, bello e perfetto come mostra questo film, ma questo è un altro discorso.
Quindi non regge l'accusa di pedofilia che potrebbe essere intentata a questo film. Prima di tutto qui gli adulti non vengono coinvolti, ma sono gli adolescenti che fanno le prove per diventare adulti (cosa naturalissima e spontanea). Poi le immagini in qualche maniera devono essere interpretate e ognuno è libero di associarci il sentimento che vuole. La bellezza adolescenziale fa parte del retaggio culturale umano ed è stata celebrata da epoche antiche. E' solo l'ipocrisia e il bacchettonismo montante di questi tempi che la vogliono colpevolizzare.
KOMMANDOARDITI  03/02/2012 17:54:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Luca, finalmente l'hai commentato!
Erano mesi che controllavo la tua lista in attesa del grande evento :D

A proposito: la poesia finale di Kosztolanyi era o no commovente?
amterme63  03/02/2012 22:17:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' la ciliegina sulla torta. Rende molto bene l'atmosfera del film con il suo misto fra gioco, illusione, tragedia. E' veramente bella.
да&  12/12/2012 18:44:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
commento attentissimo, ma come scrivi bene!
amterme63  12/12/2012 22:43:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie.
elio91  03/02/2012 13:24:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E io sono d'accordo su ogni virgola.
Ora che è passato molto tempo dalla mia prima visione di questo film scandalo, dico che lo rivedrei con piacere e che è estremamente limitante accusarlo di pedofilia.
amterme63  03/02/2012 15:33:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie, Nicola. Mi fa piacere sapere che sei d'accordo con il mio commento.