nocturnokarma 8 / 10 08/01/2013 21:54:35 » Rispondi Una delle più stupefacenti regie di ogni tempo rende indimenticabile un plot dai rimandi psicoanalitici, servito da una sceneggiatura a tratti ridondante. Lang crea una tensione sottile e sempre più morbosa, utilizzando al meglio la fotografia contrastata di Stanley Cortez (tra i più grandi), affidandosi ad ogni sequenza a tecniche visive del muto che lasciano senza fiato.
Un caso da manuale di ossessione omicida e, come spesso nel noir, l'amore non è salvifico e puro, ma carico di ambiguità morale. Il finale, infatti, è assai meno accomodante di quanto possa sembrare.
La voce off è spesso fastidiosa, tanto è sublime la regia. In definitiva un dramma gotico che può deludere chi non è avvezzo all'analisi della sintassi cinematografica, ma che esalta gli occhi di ogni cinefilo, il quale può gustarsi un'ora e trenta di impareggiabile gusto estetico. Onirico.