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BUONGIORNO, NOTTE regia di Marco Bellocchio

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elio91     8½ / 10  28/06/2010 11:29:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Altro film italiano eccellente,da vedere per l'originalità e il coraggio con cui viene affrontato un argomento che ha segnato la storia e le coscenze del nostro paese.
Di film e di fiction su Moro ne abbiamo avute tante,molte seguono la storia così come deve essere accaduta ma "Buongiorno,notte" è originale e diverso. La trama è romanzata ma è precisa nella ricostruzione eppure Bellocchio tenta (con coraggio) di dare spessore umano anche ai "cattivi",difatti la protagonista è una brigatista. Seguiamo i giorni del rapimento attraverso il suo sguardo,i suoi tentennamenti e i suoi sogni.
Ci sono delle scene da antologia (quella dell'ascensore,del bambino e il finale su tutte),altre un pò troppo forzate. Molto onirico e con una colonna sonora molto particolare che và da Vivaldi ai Pink Floyd quasi in maniera ossessiva ma che riescono a far entrare subito nell'atmosfera da sogno che vogliono dare molte sequenze. Il tono che mantiene il lavoro di Bellocchio è indefinibile perché varia dal grottesco al drammatico all'onirico senza mai fermarsi.
Anche ottime le interpretazioni che vedono nel trio Sansa-Lo Cascio-Herlitzka il punto migliore.
Alla parte maggiore riservata ai sequestratori e a Moro,indubbiamente e inevitabilmente romanzata e quasi metaforica,fa da contrappunto una ricostruzione precisa degli avvenimenti esterni,dalle lettere inviate alla ridicola seduta spiritica tenuta da alcuni politici. Anche questa scena,volutamente ridicola e che entra poco nel contesto,ricalca un avvenimento realmente accaduto ed è l'ennesimo atto di condanna di Bellocchio non tanto verso i brigatisti ma verso chi non ha fatto nulla,se non all'apparenza,per salvare la vita di Moro.
D'altronde i pensieri del regista sono espressi chiaramente attraverso un personaggio (Enzo) che nel film uscirà di scena poco prima della fine: i brigatisti sono degli stupidi perché quello che fanno si rivelerà inutile. Lo stesso prigioniero dirà loro che verrà reso solo un martire da quel loro modo di agire che porterà alla sua condanna a morte.
C'è anche una lotta tra ideologia e umanità che la protagonista Chiara affronta e in una delle scene più forti del film è espressa in maniera perfetta quando negherà a sé stessa di aver pianto per aver trovato una lettera toccante.
Essenzialmente il film affronta la Storia attraverso 3 piani narrativi,costruiti in maniera esemplare: c'è quello reale rappresentato dalla tv,dai veri volti e dalle parole dei politici; c'è quello reale-romanzato predominante nel film,in pratica la storia principale; e infine c'è il piano onirico,quello sulla forza dell'immaginazione che non può non fare esclamare nel finale: "Se solo fosse successo veramente!".
Nel finale convergono questi 3 punti in maniera toccante con l'ode a Syd Barrett,traferite ad un funerale ipocrita e di facciata: persino la bara è vuota.


"...Il mio sangue ricadrà su di loro."
(Aldo Moro)


Il tono di speranza del finale non è di certo riservato a quel carnaio di facce smorte e colpevoli ma al sogno di Chiara e di un'Italia (non) intera.

"Buongiorno,notte.
Torno a casa."
(Emily Dickinson)