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MARIA ANTONIETTA regia di Sofia Coppola

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PignaSystem     7½ / 10  21/07/2011 16:43:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nessun Dio salvò quella regina. La persona sbagliata, nel posto migliore, in un'epoca estranea. Sofia Coppola potrebbe esserne la reincarnazione, giunta puntuale in un tempo adatto a restaurarne la maltramandata immagine. Marie Antoinette nasce e muore durante la propria infanzia, vezzeggiata e costretta a rubare scampoli di felicità al bon ton prima di subire un destino chiamato Storia. Testi e romanzi ne tramandano un'immagine costruita ad hoc, ma la Coppola volta orogogliosamente le spalle alla bibliografia per raccontare una regina "sua": affatto regale, assai imperfetta, orgogliosamente sbarazzina. Marie Antoinette scrosta menzogne ultrasecolari per ripristinare una nuova immagine della delfina di Francia e poi servirsene brillantemente, instaurando solidi parallelismi fra il suo decaduto mondo e ciò che ne è seguito. Versailles è il giardino di una vergine triste: non può comprendere nè se stessa nè gli altri, vede contraccambiati ovunque sguardi alieni e deve rassegnarsi ad un'incolmabile mancanza di certezze. Un infrangibile guinzaglio di etichette la terrà vincolata alla propria sorte, pur non riuscendo in alcun modo a privarla dell'innato fiuto per il senso della vita. Il film fotografa meravigliosamente attimi chiave dell'intimità di Marie, fra maturità repressa e timori impronunciabili che a lungo andare la renderanno bambina mai sbocciata, schiava di un'ormai cresciuto corpo di donna. E' con questa malinconica immagine, forse più veritiera di quanto ci sarà mai concesso sapere, che Sofia Coppola si congeda in grande stile. Miglior prova in carriera per Kirsten Dunst, mai così splendida.