Gualty 9 / 10 30/06/2011 11:37:53 » Rispondi "La leggenda del santo immigrato", un poliedrico paladino degli "invisibili" a cavallo tra la disperazione del sopravvivere e la speranza di potersi riscattare senza dover cedere ai mali del mondo. Un interessante partita a scacchi con i compromessi e le avversità, una danza con una cenerentola della globalizzazione che si ritrova tra sorellastre ben più sinistre. un film scaltro, nasconde molto sotto al tappeto e ci mostra tutto quello che non vorremmo vivere nel modo in cui lo vorremmo vedere. Ma è un film, non un documentario, ed è un film realizzato dannatamente bene.
"Siamo quelli che non vedete, quelli che guidano i vostri taxi, che puliscono le vostre camere, e ve lo prendono in bocca.",
la frase di sfida di Okwe al rivenditore d'organi, una vaga citazione di fight club:
"Quelli a cui dai la caccia sono le persone da cui dipendi, noi cuciniamo i tuoi pasti, togliamo la tua immondizia, colleghiamo le tue telefonate, guidiamo le tue ambulanze, ti sorvegliamo mentre stai dormendo. Non fare lo stronzo con noi! (Tyler)"