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GRIZZLY MAN regia di Werner Herzog

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-Uskebasi-     7 / 10  04/05/2016 13:00:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi odio quando non riesco a cogliere la grandezza riconosciuta quasi da tutti, eppure non posso certo andare contro la mia stessa opinione. Ho trovato il film di Herzog notevolmente sopravvalutato. Momenti cinematografici eccellenti li ho visti anche io, ma si contano su una mano, non che questo aspetto sia così determinante in un documentario, fatto sta che non mi ha mai catturato. Alcune interviste non sembrano nemmeno naturali, c'è addirittura chi guarda in strane direzioni come per seguire indicazioni su cosa fare e dire. E poi c'è il punto principale: il personaggio ovviamente.
Ragazzi, io non me la sento di elevare troppo questo Timothy Treadwell, sedicente paladino degli orsi. Purtroppo ho avuto un'altra sensazione. Quest'uomo è finito là dopo il fallimentare tentativo di diventare un attore, dopo problemi con alcol e droga se ho capito bene, quest'uomo cercava un posto nel mondo e non l'ha trovato. Non l'ha trovato come molti di noi del resto, ma a differenza di noi il suo egocentrismo lo ha portato a tuffarsi in un altro mondo, quello degli orsi, a difesa di queste creature che francamente non sembrano avere questo grande bisogno del suo "aiuto". Grazie alla telecamera e a 2 palle enormi (questo glielo riconosco) è arrivata la fama; qui è il punto di non ritorno, ormai Tim ha trovato la sua dimensione, perché a mio parere è questo che determinava la sua vita, non la passione per i grizzly. Il continuo ostentare l'amore per loro quasi ad ogni ripresa, o i suoi animati sfoghi, non fanno che dare sostanza al mio pensiero. Tutto questo mi porta ad una considerazione finale sul personaggio: la mia sensazione, la mia paura, è che Timothy Treadwell fosse un uomo triste. Spero di sbagliarmi, ma non riesco ad immaginarmelo in altro modo a telecamere spente, rancoroso nella sua tenda verso un'umanità che non ha saputo dargli quello che voleva veramente. Il riprendersi, lo scherzare, l'autocompiacersi, il ripetere che lui ce la faccia quando gli altri invece morirebbero, tutto sembra funzionale a nascondere un malessere derivato, non esistenziale. Fosse vero quello che dico, parodassalmente renderebbe la storia ancora più bella, lo stesso documentario ne avrebbe giovato se avesse mostrato il lato umano piuttosto che quello fanatico o propagandistico. Non è stato così.
E' un discreto film comunque, non ci piove. Ho apprezzato molto la scelta di Herzog di non inserire la registrazione della morte di Timothy e Amie, anche perché sarebbe stata di un'incoerenza unica viste le parole pronunciate all'ex fidanzata. L'audio è effettivamente straziante, fa impressione persino il solo sentire i versi dell'orso, quei versi già uditi in una delle scene più belle del documentario, mi riferisco al combattimento tra i due maschi per la femmina Saturno.

Conclusione:
Ahimé, non ho visto come gli altri una storia di rinuncia e di amore, piuttosto di sconfitta e disperata rivalsa. Va raccontata, non esaltata. Sono convinto che se avessero scelto lui in quel provino, al posto di Woody Harrelson, degli amati amici pelosi se ne sarebbe sbattuto altamente le grosse palle che aveva e, magari, noi avremmo ammirato un grandissimo attore.
Non c'è nessun San Francesco qui. Nessun Christopher McCandless.
Jolly Roger  04/05/2016 13:41:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ciao grande!

La tua analisi sul personaggio di Treadwil è perfetta, in ogni particolare. Condivido al 100%. E' un pesonaggio che non si è ritagliato un posto nella propria vita, o meglio, non si è ritagliato quel posto "enorme" che lui, col suo egocentrismo, pensava di meritarsi. Ha rimediato col diventare una star in un mondo ed in un modo in cui nessuno osava, dove aveva campo libero. Credo fosse una persona estremamente sensibile ma anche narcisista, con problemi a relazionarsi con la società.

Però non ho trovato che il film lo esalti. Pensa che inizialmente io, non conoscendo la vicenda, lo consideravo un gran personaggio, ma è stato proprio questo film che in me lo ha un po' smontato. Credo anzi che in un paio di occasioni Herzog ci sia andato troppo pesante, al solo fine di dare un po' di pepe al proprio film. Considero Grizzly Man un film sull'uomo in generale, sulla personalità peculiare che aveva questo tipo - in cui i difetti, ma anche i pregi e gli eccessi dell'umanità sono in lui all'estrema potenza. Se lo consideriamo solo sotto questo aspetto - senza considerare il resto - è un film eccezionale (da pelle d'oca lo sfogo d'ira contro gli dei per il fatto che non piove).

Infatti io credo che i difetti principali del film siano proprio legati ad alcuni in terventi troppo a gamba tesa di Herzog - entra troppo nel documentario. Soprattutto nelle interviste, tutte palesemente preparate e recitate a copione. Rivedendolo più volte, questa cosa diventa lampante - al di là del medico che ha fatto l'autopsia, che già dalla prima visione sembra più un cabarettista che un medico.

L'audio dell'attacco è effettivamente terrificante ma in giro c'è la versione di un minuto e mezzo - in realtà quella originale dura sette minuti e credo sia ancora peggiore.

Pensa che su McCandless parto esattamente con l'opinone opposta che avevo su Treawill- chissà se la visiona di Into The Wild me lo farà rivalutare al contrario come successo qui :-)
-Uskebasi-  04/05/2016 22:25:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No mi sono espresso male allora. Non intendevo che il film lo esalti, ma che lo spettatore esaltasse l'uomo e le sue azioni. Mi era stato dipinto così, sia oralmente che in alcuni commenti letti, e il film era stupendo proprio per questo. Ci credevo davvero, perché amo la natura, gli animali, e le persone che hanno il coraggio di abbandonare la società schifosa. Ma a me tutta sta vicenda è sembrata al contrario un tentativo per entrare nella società in qualche, una strana scorciatoia per il successo. Forse mi sono approcciato al film male lo ammetto, troppo fiducioso, e l'ho visto da un'angolazione sbagliata. A me tutto quello che si diceva sembrava finzione, sia le interviste che noto con piacere non hanno convinto nemmeno te, sia le sentenze di Tim, che ho trovato più costruite che reali. Non mi ha mai preso, se non in singole scene come quella della volpe o del combattimento degli orsi. Mi dispiace.

McCandless è un'altra storia, mi sembra che abbia decisamente più coerenza. Non ha perso qualcosa, ha rinunciato a qualcosa e si è buttato in una avventura. In parte aiutato da altri, più impreparato di Treadwell, sicuramente, e forse questo lo rende ancora più coraggioso. Ma soprattutto senza uno show da far vedere ai fan, solo un diario dove ha riportato alcune frasi da brividi.
Guardalo il film, ci sono due momenti da pelle d'oca.



-Uskebasi-  04/05/2016 22:27:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"un tentativo per entrare nella società in qualche modo"
Mi mangio le parole anche quando scrivo
Jolly Roger  05/05/2016 09:10:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sì condivido che questo personaggio sia da molti esaltato e che però non lo meritasse. A me sembra un pazzoide, ma un pazzoide sincero, nel senso che mentiva per primo a sè stesso.

Into The Wild ce l'ho tra i prossimi, credo che questo mese riesco
ciao!
-Uskebasi-  05/05/2016 09:34:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si, questa definizione ci può stare. Ciao Jo
ferzbox  04/05/2016 14:43:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non so se hai letto il mio commento....ma in parte condivido quello che hai scritto.......tu hai aggiunto cose altrettanto vere....
Un saluto ;-)
-Uskebasi-  04/05/2016 22:37:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao ferz, si ho letto il tuo commento. Sono felice che altre persone la pensino come me.
Hai ragione sui discorsi di prede e predatori, o le lamentele a Dio per la pioggia, se ci pensi rientra tutto nella comodità del contraddittorio personaggio. Per carità, gli dispiaceva anche umanamente sono sicuro, ma Treadwell era preoccupato per orsi e volpi perlopiù perché davano un senso alla sua esistenza. Le trote potevano essere uccise, ma se la natura minacciasse le sue creature non andava bene.
-Uskebasi-  05/05/2016 09:31:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ovviamente per trote intendevo salmoni. Ero mezzo fuso e gli altri pesci menzionati nel pomeriggio si sono intrufolato nel cervello.
ferzbox  05/05/2016 10:56:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma guarda...più che altro apprezo che Herzog non ha contribuito ad esaltare più di tanto il fanatismo del personaggio che, parliamoci chiaro, aveva una mentalità, per certi versi, compatibile con l'egocentrismo americano...a mio parere esagerato....tendono ad esaltare gli estremismi come se fossero pregi...ma non è sempre così....