Boromir 8 / 10 03/01/2023 23:59:57 » Rispondi A suo modo un Fallen Angels aggiornato alla Tsui Hark, ancor più dark, drogato, ipercinetico, non lineare e frammentato, di un virtuosismo gelido che si fa avanguardia pura. Solo lo "Spielberg d'Asia" poteva tenere le redini di un montaggio così selvaggio e feroce, evitando l'incoerenza e anzi facendone facile strumento con cui narrare l'alienazione contemporanea e la forsennata frenesia urbana di una città (Hong Kong) che si affaccia al nuovo millennio. La sparatoria nel palazzo, a ventitre anni di distanza, resta la più impressionante navigazione della m.d.p in spazi complessi e ristretti che abbia mai visto in un action.