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LIBERI regia di Gianluca Maria Tavarelli

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italia87     8 / 10  20/08/2007 17:35:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"LIBERI" è la storia di tanti, è la verità che tutti cercano senza sapere di averla già in fondo all'anima. Qualcuno l'ha definito il classico filmuccio italiano, ma è molto più di ciò che di banale si può trovare in alcune pellicole nostrane.
Vincenzo è un ragazzo come tanti ma la semplicità del suo carattere lo rende speciale, unico. Il personaggio, interpretato da Elio Germano (intenso e versatile come sempre) apre un varco nel cuore dello spettatore che glielo permette e penetra fino a solleticare le corde più romantiche ed emotive, anima una parte di noi che credevamo perduta. Ha vent'anni e tanta voglia di muoversi, conoscere, vivere... Per questo si trasferisce a Pescara e durante l'estate conosce Jenny. Ha vent'anni come lui e nessuna voglia di muoversi, conoscere, vivere. O meglio ha paura, una paura che le impedisce di compiere le azioni che la maggior parte di noi considera semplici e scontate, come salire su un treno, un autobus o andare in discoteca.
Ma il film non si concentra solo su di loro. Il padre di Vincenzo (Vince per chi ci ha scambiato più di due parole) perde il lavoro e viene spedito sul Gran Sasso come lavoratore socialmente utile. Assiste al suicidio di un compagno, viene abbandonato dalla moglie che si è sempre vergognata di lui e comincia la sua discesa in un antro buio e freddo dal quale cercherà di uscire andando a Pescara a riprendersi ciò che ha perduto, ma tornando a mani vuote. La moglie si è rifatta una vita e non ha intenzione di tornare sui suoi passi. Scrivo che è la storia di tanti perchè ogni personaggio è portatore di un mondo, è un individuo unico ed irripetibile. Jenny e le crisi di panico, Cenzo e la depressione (SUPERBO LUIGI MARIA BURRUANO), Vince e la paura di scoprire ciò che in fondo sa da sempre. Teme di essere veramente libero.
E' vero, se ci pensate, si associa spesso la paura a ciò che ancora non è accaduto, a ciò che è nel futuro, ma in realtà quello che spaventa di più gli uomini è dentro di loro e la vita è quello che accade mentre si fanno progetti per il futuro.
Il film parla di una libertà interiore, mentale, una libertà dell'anima, è un modo di essere, una sensazione che ci avvolge quando balliamo abbracciati a qualcuno sulle note della nostra canzone, quando ci tuffiamo in mare a mezzanotte, quando ammiriamo l'alba con la persona che amiamo o quando canticchiamo una canzone che per noi non invecchierà mai.