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PRINCIPI E PRINCIPESSE regia di Michel Ocelot

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Peanuts02     10 / 10  27/08/2017 15:34:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ok, potrebbe sembrare un voto senza dubbio troppo alto per un prodotto di portata tanto naïf. Tuttavia, vi invito a rispondere a questo mio commento elencandomi i vari difetti del film così da riuscire a farmelo rivalutare. Perchè, detto in tutta onestà, io di difetti in questo film non ne vedo proprio.
Michel Ocelot decide di riunire in un unico lungometraggio alcuni corti realizzati in precedenza, in un film che altri non è che una grandissima dichiarazione d'amore alla narrativa fiabesca nel suo concetto più puro. La fiaba non è assolutamente una storia fantasy, perchè presenta una forma di narrazione e descrizione dei personaggi del tutto differente.
Quello che serve in una fiaba è un protagonista che incarni un valore positivo, un antagonista che incarni valori negativi e una storia che riesca tramite scene e momenti chiave ad annunciare al pubblico che tali valori esistono e vanno perseguiti verso un futuro migliore.
Ci sarà un motivo per cui ho messo 10 ad un film come Biancaneve, che adesso viene snobbato perchè troppo semplicistico, no? L'ho fatto perché quel film riesce alla perfezione nell'uso del linguaggio della fiaba, e ciò lo rende un prodotto senza tempo, che potrà essere visto oggi così come nel 2100!
Lo stesso discorso vale per Kirikù, che io considero il miglior prodotto del regista e che purtroppo ho rivalutato solo ultimamente. L'ho rivisto di recente e ho compreso ancora di più il valore di quel capolavoro, che anche se ho votato come 9 o 9 1/2 adesso considero senza troppi ripensamenti da 10.
Ma torniamo a "principi e principesse".
Attraverso sei semplici storie intrise dell'atmosfera più palpabile, viene percorso un vero e proprio itinerario nella storia e ma soprattutto nel mondo della fiaba. Ogni personaggio, anche se non conosciamo nemmeno il nome, riesce ad essere simpatico allo spettatore e a risultare indimenticabile in ogni sua battuta.
Da un punto di vista femminista, il film è impeccabile. Le figure femminili vengono trattate con lo stesso riguardo che verrebbe riservato per i personaggi maschili. Nella prima storia vediamo una,principessa un pochino anonima, prigioniera del mostro di turno. Nella seconda la principessa è una regina egiziana che domina con severità ma giustizia (sempre per gli standard dell'antico Egitto) il suo regno. Nella terza anzichè una principessa abbiamo una strega che è in realtà una ragazza che usa le sue conoscenze scientifiche per creare un palazzo pieno di meraviglie, che però lascerà aperto solo a colui che tenterà di arrivarci usando la gentilezza anzichè la forza bruta. La quarta è un'astuta vecchietta in gamba che usando con accortezza le parole riesce a non farsi derubare da un ladro di certo più forzuto di lei, ma si rivelerà compassionevole nei confronti di quel povero diavolo donandogli il suo bel mantello. La quinta è una regina spietata che guarda con aria sprezzante gli uomini che si illudono di raggiungere il suo cuore, e alla fine a raggiungerlo sarà proprio colui che fino a prima sembrava non avere speranze (storia non dissimile da quella di Kirikù).
Ma la migliore resta la sesta. È una normalissima principessa della quale non conosciamo nemmeno il nome, e che in un'esilarante serie di trasformazioni si trasforma proprio nel suo amato e viceversa!
(Speriamo che Adinolfi non posi l'occhietto anche su questo film...)
Ma la situazione non appare tragica, e con parole piene di saggezza ricorda al principe che nonostante tutto loro due si amano ancora ed è questo l'importante. Un messaggio di amore che di questi tempi tutti dovrebbero ascoltare.

Finisce qui la mia recensione. È triste vedere che questo film viene sempre più dimenticato, proprio come il precedente capolavoro Kirikù, ma spero che un giorno otterrà la fama che merita. Mi dispiace anche di aver messo a Kirikù un voto sì alto, ma restrittivo per il capolavoro che è.