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APPUNTAMENTO A BELLEVILLE regia di Sylvain Chomet

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jack_torrence     8 / 10  22/11/2010 16:27:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film che resterà nella storia dell'animazione per la sua assoluta originalità stilistica, così "anacronistica" eppure così ariosa: un faro per le possibilità della settima arte nel XXI secolo.
C'è il Muto, il surrealismo, Jacques Tati, ma c'è soprattutto uno stile personalissimo e una poetica incentrata sull'essenzialità dei valori traditi dal progresso (centrale la contrapposizione tra carne e macchina) e sulla necessità di mantenere fede alla determinazione dei sogni. Tutto sembra possibile se lo si persegue caparbiamente, come fa la nonnina di questo film ...Un pedalò può avere la stessa velocità di un transatlantico...

L'estetica del film si avvale di un gusto esasperato dell'iperbole che Chomet deciderà di abbandonare nel suo film successivo del 2010 ("L'illusionista"), in cui dimostrerà che è possibile stupire anche attraverso un realismo molto più essenziale, ma non meno "magico". Qui - per adesso - vince Méliès.