farfy 7½ / 10 17/01/2007 11:53:12 » Rispondi Poteva giocare con facili sentimentalismi, discorsi morali, immagini pathos; invece no. Muccino ha voluto rappresentare l illusione, la povertà, la discesa e poi risalita di un uomo rappresentando tutto in modo realistico: il protagonista non è un eroe, ma un lottatore fragile della cività urbana; un uomo che da una carezza al figlio, ma anche uno schiaffo quando è necessario. In tutto il film il protagonista corre, perchè solo correndo puoi raggiungere qualcosa nella vita: chi si assopisce è perduto. Will Smith è notevole, ma lo è ancora di più suo figlio, così spontaneo, che sembra ignorare l occhio della telecamera.