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DIARIO DI UNO SCANDALO regia di Richard Eyre

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dubitas     9 / 10  23/02/2013 13:23:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Diario di uno scandalo è un film magnifico per la sua ambiguità e la sua crudezza nell'affrontare un tema realistico.

Sheba hart,giunta nella nuova scuola come insegnante di Arte, fa subito amicizia con la sua collega Barbara e inizia a confessarle i segreti più intimi,sbagliando ingenuamente.


Babara è la protagonista assoluta della vicenda.Lo stile raffinato con cui è caratterizzata ci fa capire molto bene la sua psicologia e il suo modus vivendi.

Barbara essenzialmente è una donna sola, eccessivamente sola.Quel natale nevoso lo passa in camera sua scrivendo sul diario i suoi morbosi sentimenti verso Beba.E' una donna che DENTRO piange, ma non lo dà mai a vedere perché ormai si è imposta la maschera di insegnante rigida,severa e imperturbabile.

Mi ha fatto commuovere.Non era mai stato affrontato meglio il tema della solitudine, non era mai stato dipinto con così rigore il carattere di un personaggio.La crudezza realistica, quel senso morboso e malato di gelosia sono sentimenti che avvolgono l'intera pellicola,senza scadere mai nell'inverosimile o nel pacchiano.

Non parlerei di 'amore lesbico' in quanto non abbiamo tante basi per poter dire che la signora fosse attratta dalle donne.Certo qualcosa vien detto, io direi che questa donna proietta tutte le sue insoddisfazioni sulla sua amica, Beba è per lei la donna che avrebbe voluta essere, bella,sincera,con tanti amici.E' questo che scatena un irrazionale sentimento di gelosia e morbosità.E' osservando gli altri, che noi ci accorgiamo di quante cose mancano a noi nella nostra vita.

Bello e approfondito il tema dell'amicizia, ben delineate le dinamiche familiari di Beba (il rapporto un po' instabile col marito, l'energia morale che richiede accudire un figlio down e la difficoltà nel mostrare affetto agli altri figli).Maestosa e magistrale ovviamente l'interpretazione offerta dalle due donne, spiccante e acceso il tono di critica sociale con cui il regista si pone nei confronti della società : una società,anch'essa, morbosamente attaccata al pettegolezzo e alla notizia quotidiana, incapace di guardare al di là del proprio naso e di scorgere la sofferenza che si cela dietro un uomo.

Il finale poteva essere più drammatico,più ben fatto ma nel complesso questo film mi ha lasciato tante emozioni e non lo dimenticherò facilmente.Anzi posso dire che mi sento umanamente arricchito dopo aver visto questa pellicola.