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SUNSHINE regia di Danny Boyle

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Invia una mail all'autore del commento piernelweb     7 / 10  13/09/2007 22:49:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Poteva essere un capolavoro l'ultimo film del talentuoso regista inglese Danny Boyle. Poteva esserlo perchè tutta la prima ora è di un immaginifico e di una suggestione tali da suscitare rimembranze dai più grandi classici del genere: le atmosfere rarefatte di Solaris, il profondo ignoto di 2001, la paura e la lotta per la sopravvivenza di Alien. Il tutto nella splendida cornice fotografica stilizzata da Alwin H. Kuchler, che ci mostra come mai nessuno aveva prima fatto, la grande stella del nostro sistema solare, accecante per intensità e bellezza. L'analisi razionale sulla possibilità di una tale mastodontica missione viene meno, si rimane folgorati dall'alchimia degli eventi e dagli sguardi dei membri dell'equipaggio dell'Icarus II; il fisico Capa (un inedito e bravo Cillian Murphy) sembra un angelo segnato dal destino divino. Peccato che di lì in avanti, pur mantenedosi su livelli tecnici ragguardevoli, il film dirotti verso i più sicuri lidi della fantascienza di maniera, dominata dall'azione e dalle più convenzionali logiche del thriller catastrofico. E allora il fascino del mistero diviene narrazione del prevedibile, un deja-vu di tanti altri film meno nobili. Anche il sabotatore, il sopravvissuto della prima missione, non ha l'appeal dei grandi cattivi della storia cinematografica dello spazio profondo. Forse le colpe sono da attribuire alle scelte della produzione o al colassare della sceneggiatura nel vano tentativo di garantire un finale. Peccato. Nonostante ciò "Sunshine" è un film che merita comunque la visione.