Pasionaria 7 / 10 12/04/2007 10:45:04 » Rispondi Ben diretto e recitato magistralmente, L'ultimo re di Scozia è uno di quei film che sarebbe meglio non perdere, perchè per quanto privilegi la narrazione della storia personale, dell'intimo rapporto che nasce fra i due protagonisti, riesce a delineare con lucidità la contorta psicologia di Amin Dada, sanguinario dittatore africano quasi dimenticato, nonostante sia stato il carnefice di 300.000 Ugandesi. Le ultime scene di repertorio, in cui compare il vero Amin, conferiscono spessore al film, ci riportano brutalmente alla realtà storica, caso mai ci fossimo lasciati coinvolgere troppo dalla storia romanzata. Forse questo è il grande neo del film, troppo romzato. Strano per un regista, documentarista apprezzato, che forse avrebbe potuto meglio sviluppare, sempre seguendo la linea del trhiller, le molteplici implicazioni di politica internazionale affatto marginali.
Jellybelly 12/04/2007 10:51:45 » Rispondi Perfettamente d'accordo con te. Conoscevo bene la storia di Amin Dada incidentalemente per aver studiato il dirottamento di Entebbe, ed ero molto curioso di vedere come MacDonald avrebbe affrontato una figura così ingombrante. Trovo poi molto importante che si parli, seppur in modo romanzato, della situazione politica di alcuni stati africani, troppo spesso relegati nell'indifferenza per mancanza di interessi.
Pasionaria 12/04/2007 14:10:02 » Rispondi Giusto, ben vengano film del genere, pur romanzati. In questi ultimi mesi ho visto diversi film sull'Africa, da Blood diamond a Hotel Ruanda, alcuni l'ho pienamente apprezzati, altri meno, ma tutti sono importanti per far conoscere il dramma di un continente mal sfruttato e volutamente ignorato dalla politica internazionale. Sembra che ultimamente solo ad Al qaeda interessi "approfondire" la situazione socio-politica africana :-O