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L'ULTIMO RE DI SCOZIA regia di Kevin Macdonald

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Mauro Lanari     10 / 10  23/08/2007 19:04:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il più grosso quanto misconosciuto capolavoro nella storia del cinema, un’opera che affossa, finalmente, tutte le tesi del Kubrick sessantottino di “2001-Odissea nello spazio”. Olduvai/Olduway, la Rift Valley fra Kenia, Tanzania e appunto Uganda: “La culla di tutte le civiltà”, come afferma lo stesso Whitaker. Ma in 2 o 6 milioni di anni la Storia come processo paleoantropologico di ominazione non ha compiuto alcun vero passo avanti: sesso primordiale, ancestrale, SCIMMIESCO tanto quanto l’efferatezza della violenza (due scene a testa per ognuno di questi due concetti, quattro “ecce sub-homo” strepitosi). Ogni altra cosa, a cominciare dall’Eros e Thanatos empedoclei, è soltanto, nient’altro che l’abissale miraggio della nostra razionalizzazione (e ciò spiega la straordinaria scena simbolica con cui il film inizia).
paul  01/09/2007 19:50:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nel Manuale critico di psichiatria Giovanni Jervis scrive: "Con il nome generico di "antipsichiatria" venivano identificate nel decennio '60-70 una serie di tendenze che ponevano in discussione tutti i dogmi della "scienza" psichiatrica tradizionale".

La psichiatria - la specializzazione della medicina che si occupa di disturbi psichici - è una disciplina piuttosto recente, che ha raggiunto una certa autonomia solo nel secolo XIX. La medicina occidentale dall'antichità fino all'epoca moderna aveva inquadrato i disturbi psichici in una visione generale dell'uomo che teneva certamente conto della sua realtà biologica, ma che costituiva un'antropologia di tipo filosofico. Nel corso degli ultimi secoli il progresso medico ha cercato di localizzare la malattia in strutture anatomiche sempre più precise. Questo processo è culminato verso la metà del secolo XIX anche nella nascita della psichiatria positivistica moderna, ben caratterizzata dalla tesi di Wilhelm Griesinger (1817-1868) - da molti considerato come il fondatore della psichiatria moderna di lingua tedesca - secondo cui le malattie mentali sono malattie del cervello. Se fino ad allora le malattie psichiche erano state di competenza dei medici internisti, nasce allora una psichiatria "scientifica" strettamente collegata alla neurologia, che pretende fra l'altro di essere l'unico approccio scientifico ai problemi della vita psichica, patologici e non, ed è critica nei confronti di approcci non positivisti.

Le reazioni a questo riduzionismo non tardano: in alcuni ambienti protestanti tedeschi, per esempio, disturbi psichici vengono fatti rientrare nella competenza della pastorale religiosa, sottolineando anche la possibilità della loro origine demonologica; a cavallo fra i secoli XIX e XX nei paesi di lingua tedesca si diffondono movimenti "alternativi", che criticano lo stile di vita, l'alimentazione e l'abbigliamento della società cittadina e industriale, ne ritengono necessaria una riforma e sostengono che anche le malattie psichiche sono causate da un genere di vita non in armonia con la natura; quindi propongono vegetarismo, naturismo, astinenza dall'alcol e così via, e criticano, a volte in modo molto radicale, la psichiatria del tempo, accusata d'interessarsi soltanto degli aspetti biologici delle malattie.

Una critica radicale alla psichiatria positivista proviene anche dal Surrealismo - movimento culturale e artistico fondato nel 1918 da André Breton (1896-1966) - che, denunciando la cultura ufficiale e i valori della civiltà occidentale, propone pure il superamento della distinzione fra normalità e pazzia fino all'idealizzazione del delirio. Significativa al proposito, e interessante documento "antipsichiatrico", è la Lettera ai primari dei manicomi, comparsa sulla rivista La Révolution surrèaliste nel 1925: "Non solleveremo qui il problema degli internamenti arbitrari, per evitare la fatica di facili dinieghi. Noi affermiamo che un gran numero dei vostri ospiti, perfettamente pazzi stando alla definizione ufficiale, sono stati, anch'essi, arbitrariamente internati. Non ammettiamo che si ostacoli il libero svilupparsi di un delirio che è legittimo, logico tanto quanto qualsiasi altra serie di idee o di atti umani. La repressione delle reazioni antisociali è, per principio, altrettanto chimerica quanto inaccettabile. I pazzi sono le vittime individuali per eccellenza della dittatura sociale [...].

"Senza insistere troppo sulla natura assolutamente geniale insita nelle manifestazioni di certi pazzi, nella misura in cui siamo adatti ad apprezzarle, affermiamo l'assoluta legittimità della loro concezione della realtà e di tutte le azioni che da essa derivano".

Già in questo documento sono presenti diversi temi dell'antipsichiatria: il malato è vittima dell'oppressione sociale e la sua incapacità di conformarsi ai canoni della società viene repressa come reazione antisociale. D'altra parte, la pazzia viene interpretata non solamente come anormalità, ma anche come originalità e genialità che trasgredisce la norma ma che, contemporaneamente, può esprimere lo spirito umano in modo più spontaneo, al di fuori di ogni schematismo convenzionale.



2. Psichiatria sociale e antipsichiatria in Italia

Mentre le forme precedenti di antipsichiatria avevano interessato per lo più solo marginalmente gli specialisti, a partire dagli anni 1960 si sviluppa un movimento antipsichiatrico che coinvolge ampiamente anche addetti ai lavori. Questo movimento, sorto nei paesi anglosassoni, si diffonde progressivamente in tutto l'Occidente dove, pur facendo riferimento ad alcuni autori comuni come Ronald David Laing (1927-1989), David Cooper e Thomas Stephen Szaz, assume forme diverse nei diversi paesi, a seconda delle tradizioni psichiatriche e delle condizioni dell'assistenza nel settore.

Questo sviluppo ha senz'altro numerose cause:

- a partire dagli anni 1950 sono introdotti nella terapia psichiatrica nuovi psicofarmaci, che in certi casi consentono per la prima volta di agire efficacemente contro i sintomi delle più gravi malattie mentali. Queste nuove terapie aprono possibilità di cura fino ad allora inimmaginabili, e ciò comporta una trasformazione radicale della strategia terapeutica, del ruolo di tutti i terapeuti e anche una nuova organizzazione degli istituti di cura, ospedali psichiatrici compresi;

- l'organizzazione psichiatrica esistente non era nella situazione migliore per affrontare questa trasformazione, in parte per ragioni presenti in diversi paesi - generalmente l'assistenza psichiatrica è la Cenerentola del sistema sanitario -, ma anche per motivazioni tipicamente italiane, raramente prese in adeguata considerazione. Lo stesso Jervis sostiene che un'istituzione come il manicomio era un "centro di potere molto rilevante nell'equilibrio della comunità locale, oltre che un campo di manovre clientelari e un serbatoio di voti". L'amministrazione dei manicomi non aveva sempre avuto come obbiettivo primario l'assistenza agli ammalati: "È significativo, a questo proposito - scrive il medesimo psichiatra -, che moltissimi manicomi abbiano un numero enorme - talora superiore a quello del personale addetto a compiti di custodia e curativi - di impiegati e di dipendenti che svolgono compiti marginali o parassitari. Ciò si spiega - ma solo in parte - col clientelismo delle assunzioni". L'arretratezza dei manicomi dipendeva non tanto dalla psichiatria quanto dal clientelismo degli amministratori locali durante la Prima Repubblica e, in certi casi, anche dall'ideologizzazione del personale che, assunto con criteri politici, era talora più propenso a partecipare a una conduzione di tipo assembleare del manicomio che non a prendersi cura dei pazienti in modo professionale.

Il movimento antipsichiatrico denuncia l'arretratezza e il disservizio dell'assistenza psichiatrica, non si limita però a chiederne un adeguamento, ma pretende un mutamento radicale nell'approccio al problema, per esempio con l'applicazione di categorie sociologiche nella diagnosi delle malattie mentali.

Un punto importante è l'interpretazione della malattia mentale come devianza: "La follia - afferma lo stesso Jervis - è anzitutto un giudizio di devianza; in pratica è il nome che si dà a certe violazioni delle regole del vivere sociale". La diagnosi psichiatrica non avrebbe un valore scientifico, ma dipenderebbe da categorie socioculturali ed etichetterebbe le persone non corrispondenti a un determinato modello sociale secondo i passaggi: deviante, non normale, anormale, malato. Alla psichiatria spetterebbe quindi una funzione organica al "sistema": farsi carico dei devianti, provvedere al loro ricupero, al loro reinserimento sociale e, nel caso non fosse possibile, garantire la loro esclusione per mezzo dell'istituzionalizzazione. Questi concetti vengono spesso integrati in una concezione marxista, per cui la malattia psichica è conflitto psichico, ripercussione di contraddizioni e di tensioni sociali. Come secondo Karl Marx (1818-1883) la storia è storia della lotta di classe, così, per una psichiatria di orientamento marxista, la storia del malato è una storia di oppressione. Quindi, secondo lo psichiatra Franco Basaglia (1924-1980), "l'unica possibilità che ci resti è di conservare il legame del malato con la sua storia - che è sempre storia di sopraffazioni e di violenze - mantenendo chiaro da dove provenga la sopraffazione e la violenza".

Nella prospettiva dell'antipsichiatria questa storia di violenza comincia all'interno della famiglia per proseguire nella scuola e nella fabbrica: "La famiglia nucleare - sostiene Jervis - è la macchina che costantemente fabbrica e riproduce forza-lavoro, sudditi consumatori, carne da cannone, strutture di ubbidienza al potere; e anche nuovi individui condizionati in modo tale da ricostituire nuove coppie stabili, procreare altri figli, ricreare altre famiglie, e così perpetuare il ciclo. [...]

"Gran parte dei disturbi mentali nascono proprio da queste contraddizioni; la famiglia contemporanea, nel momento stesso in cui comincia a non funzionare più, continua a fabbricare e condizionare dei bambini che le si rivolteranno contro, o che non riuscendo a rivoltarsi diventeranno nevrotici o psicotici; oppure cittadini conformisti, soddisfatti della loro mortale ubbidienza, mediocrità e normalità".

L'antipsichiatria accusa la scienza ufficiale di concentrare la propria attenzione sulla malattia individuale e sulle sue basi biologiche, trascurando l'origine sociale dei disturbi psichici. La pratica psichiatrica sarebbe quindi antiterapeutica in quanto i ruoli psichiatra-paziente riprodurrebbero in forma nuova i rapporti di potere e di sopraffazione alla base dei disturbi da curare.

"Il nuovo psichiatra sociale - scrive Basaglia -, lo psicoterapeuta, l'assistente sociale, lo psicologo di fabbrica, il sociologo industriale (per non citarne che alcuni) non sono che i nuovi amministratori della violenza del potere, nella misura in cui - ammorbidendo gli attriti, sciogliendo le resistenze, risolvendo i conflitti provocati dalle sue istituzioni - non fanno che consentire, con la loro azione tecnica apparentemente riparatrice e non violenta, il perpetuarsi della violenza globale".

L'antipsichiatria auspica che lo psichiatra rifiuti il proprio ruolo, sottolinei l'origine sociale dei disturbi psichici e s'impegni nell'eliminazione delle contraddizioni sociali e quindi per la trasformazione della società: sempre secondo Basaglia si deve "[...] continuare a minare - ora attraverso la comunità terapeutica, domani attraverso nuove forme di contestazione e di rifiuto - la dinamica del potere come fonte di regressione, malattia, esclusione e istituzionalizzazione a tutti i livelli".

L'antipsichiatria ha denunciato senz'altro a ragione la scarsa attenzione di alcuni indirizzi psichiatrici verso i fattori sociali coinvolti nell'insorgere di malattie psichiche e rilevanti per il loro decorso, ma ha portato a eccessi e all'ideologizzazione del problema della malattia mentale. Per esempio, non è accettabile il concetto molto vago di violenza come trauma all'origine di disturbi psichici, che, nel caso della famiglia, può indicare non solo violenze vere e proprie, come abuso sessuale o maltrattamenti, ma anche solo l'educazione impartita da genitori che svolgono seriamente la loro funzione. La famiglia in sé diventa, in questa prospettiva, un'"istituzione della violenza".

Il movimento antipsichiatrico ha ispirato anche la legge n. 180 del 1978, nota come Legge Basaglia, che ha abolito gli ospedali psichiatrici e ha così impedito di trovare una soluzione al problema della degenza psichiatrica. Il sospetto di fondo nei confronti della pratica e della terapia psichiatriche non permette la progettazione di strutture atte alla cura e alla riabilitazione di malati psichici, in quanto un intervento di questo tipo viene considerato una forma di esclusione, di colpevolizzazione e di punizione del paziente.


paul  01/09/2007 19:50:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In sostanza: mai rivai a cagher!
Mauro Lanari  07/09/2007 02:39:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vedi sotto "2001".
shogun  01/09/2007 21:16:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Allora la mia diagnosi fatta 3 righe più sù era esatta!
ELY81  25/08/2007 20:36:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Davvero!Alcun vero passo avanti? Ti sei chiesto quanto l'Africa sia stata vittima del più spietato colonialismo occidentale, peraltro anche presente in questa storia, anzichè sparare *******te a raffica, come quasi per voler dimostrare ( forse ingenuamente) con vena fortemente offensiva razzista degna di un nazista come gli africani siano i più involuti di altre civiltà ( ti sei chiesto perchè il sesso scimmiesco e primordiale lo fa bene anche uno scozzese?) . E' davvero penoso ciò che ho letto. Spero che lo staff provveda a cancellare questo ignobile commento al più presto.
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  25/08/2007 20:57:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il commento può rimanere; trovo però molto interessante come Mauro Lanari si sia limitato ad esporre la sua risibile tesi degna del peggior numero di Focus senza argomentare contro nessuna delle critiche che gli sono state mosse, sia in questa sede che nello speculare commento a 2001 odissea nello spazio.
Peccato che cotanta tracotanza espositiva sia direttamente proporzionale alla povertà di idee.
ELY81  25/08/2007 21:46:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Perchè queste scemenze non trovano alcuna risposta, caro jellybelly. Le ha appiccicate a caso in un film biografico, come nel capolavoro visionario di Kubrick.
shogun  24/08/2007 15:30:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
...dunque possimo dedurre che la filosofia nuoce gravemente alla salute, in particolare all'equilibrio psichico degli uomini che iniziano a parlare per frasi fatte, e alla razionalità, che si incolla a filoni ideologici di convenienza, a seconda dei contesti.

Un cosiglio da amico. Se quello è il tuo nome, non usarlo in internet. La privacy al giorno d'oggi è un bene che va tutelato.
Questo Nicce non te l'ha detto?
Mauro Lanari  25/08/2007 02:41:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quando avrete voglia di discutere argomentativamente senza insulti liquidatori, rimango a vostra disposizione.
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  25/08/2007 09:37:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma tu lascia stare gli insulti; io ti ho rivolto delle critiche precise ed argomentate qui sopra a cui non ho avuto risposta.
ELY81  25/08/2007 20:25:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi meraviglio del fatto che tu abbia voluto discutere con quel tizio senza cancellare direttamente questo ignobile commento. Sta utilizzando delle tesi antropologiche degne dei peggior nazisti.
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  25/08/2007 21:01:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' sempre meglio una solida argomentazione della repressione.
Ovviamente quando le argomentazioni le si possiede; altrimenti si rimane in silenzio, come il buon Lanari.
ELY81  25/08/2007 21:59:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se ti interessa lo faccio con te in privato. Ma non in questo mese perchè non ho tempo necessario per parlarne. Mi fa piacere discutere di argomenti storici di tanto in tanto.
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  25/08/2007 22:29:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Con piacere!
Invia una mail all'autore del commento cash  25/08/2007 21:05:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ehi tu! gli antropologi sono quelli che hanno smontato il concetto di razza, non li involgarire con costui!
Mauro Lanari  07/09/2007 02:34:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E 2): Davvero non ti è stata insegnata la differenza fra l'antropologia (culturale, filosofica, teologica), area disciplinare umanistica, e la paleoantropologia, disciplina scientifica? Tzk tzk tzk.
Invia una mail all'autore del commento cash  07/09/2007 12:53:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sì, servono ripetizioni di antropologia, coerenza, pertinenza, furbizia e far crescere l'età cerebrale in modo che combaci con quella anagrafica? Per settembre sono impegnato, ma se ne può riparlare ad ottobre.
ELY81  25/08/2007 23:25:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non esattamente e non tutti. Guido Landra che ha scritto "il manifesto della razza" era un antropologo, così come Lidio Ciprani. Comunque non mi riferivo agli antropologi in generale ( il mio riferimento era basato più al progressivo affermarsi dell'ideologia nazionalistica nel XIX sec, quindi riferito ad un periodo storico). Il commento afferma delle parole sprezzanti del tipo "SCIMMIESCO" , come se gli africani fossero relegati ad una condizione d'inferiorità non solo razziale, ma anche culturale.
A tal proposito voglio proporti un interessante articolo:http://www.zadigweb.it/amis/schede.asp?idsch=103&id=7
CIAO.
Mauro Lanari  07/09/2007 02:37:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E 4: davvero non ti è stata insegnata la differenza fra l'antropologia (culturale, filosofica, teologica), area disciplinare umanistica, e la paleoantropologia, disciplina scientifica? Tzk tzk tzk.
ELY81  08/09/2007 19:15:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Senti noiosissimo idiota. So benissimo la differenza fra l'antropologia e la paleantropopologia. Ho fatto qualche errore di specificazione? Scusa, se non l'ho precisato, ma prima di dare consigli a me, faresti bene a leggerti tutte le idiozie che scrivi, veramente preoccupanti.
Il processo di ominazione non ha sortito alcun effetto positivo. Da quale " manuale lanaro" l'hai preso?
ELY81  08/09/2007 20:16:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Antropologia è un termine generico se non lo sai. Come quando parlo di " incisione ", non specifico se quella stampa è stata eseguita a bulino, puntasecca o acquaforte.
Mauro Lanari  11/09/2007 21:17:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sei ancora al "magnifiche sorti e progressive". Ottocentesca.
ELY81  11/09/2007 21:24:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Felicissima di esserlo!
Mauro Lanari  11/09/2007 21:53:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Tu l'hai detto".
ELY81  11/09/2007 22:01:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Con ironia!
Mauro Lanari  11/09/2007 22:44:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ardaje 'co 'st'ironia. La tiri fuori e poi la rinascondi come più ti fa comodo. Non potresti utilizzare un qualche indicatore simil-fisiognomico?
ELY81  11/09/2007 23:12:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho già terminato qualsiasi discussione con te, testa di c.azzo, se non l'avevi ancora capito!
Mauro Lanari  11/09/2007 23:26:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Anche la coerenza non è proprio il tuo forte. Sei tu che continui a farmi trovare le tue risposte. Non rompermi più e buonanotte. Coraggio, dài, che ce la puoi fare.
ELY81  11/09/2007 23:42:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Le avevo scritte prima, ma le ho dovute inviare dopo per problemi di configurazione. Questa è stata l'ultima mia risposta. Quindi non rompermi tu.
ELY81  08/09/2007 19:27:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'archeologia, lo studio delle formazioni culturali e sociali del passato si articola in:
PALEANTROPOLOGIA-LA RICOSTRUZIONE DELLE CONDIZIONI DI VITA DEI PIU' ANTICHI ANTENATI DELL'UOMO SULLA BASE DELLO STUDIO DEI FOSSILI;
PRIMATOLOGIA-LO STUDIO DEGLI ESSERI ANIMALI PIU' VICINI ALL'UOMO, I PRIMATI APPUNTO.
davvero non ti è stata insegnata la differenza fra l'antropologia (culturale, filosofica, teologica), area disciplinare umanistica, e la paleoantropologia, disciplina scientifica? Tzk tzk tzk.

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La paleantropologia è una branca dell'antropologia. Demente!
Mauro Lanari  09/09/2007 02:59:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non è vero, ma se leggi sotto "2001" capirai che la questione è pressoché irrilevante. Con affetto.
ELY81  10/09/2007 19:07:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma secondo la classica suddivisione risulta così. Avevo detto che antropologia è un termine generico. Il suo significato letterale è - "studio dell'uomo", e credo che tu questo lo sappia meglio di me.
ELY81  08/09/2007 19:29:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Antropos (uomo) + logos ( ragionamento).
Tzk tzk tzk.
Tzk tzk tzk.
Tzk tzk tzk.
Tzk tzk tzk.
Tzk tzk tzk.
Tzk tzk tzk.
Tzk tzk tzk.
Tzk tzk tzk.

Mauro Lanari  09/09/2007 03:02:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ant[h!]ropos. Con ancor più affetto.
ELY81  10/09/2007 21:00:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho rispolverato il testo di antropologia e risultava "Antropos". Non ho dimenticato proprio nulla. Se poi l'autore ha dimenticato una lettera ciò non riguarda qualche mia involontaria dimenticanza.
Mauro Lanari  11/09/2007 21:13:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scolasticamente, tu i libri ti limiti a leggerli. Io invece li (ri-)scrivo.
ELY81  11/09/2007 21:36:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sei un gran ciarlatano secondo me, ma a giudicare dall'immondizia che si pubblica oggigiorno, la cosa non può affatto sorprendermi. I libri non mi limito solo a leggerli, e non mi limito solo a leggere libri. Ho altre risorse che la natura mi ha concesso, e che affino con la cultura. Il dono dell'arte!
Mauro Lanari  11/09/2007 21:56:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì, ho visto sul forum che ti diletti a disegnare.
ELY81  10/09/2007 19:02:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se avessi i tasti adatti allora li scriverei direttamente in greco. Sei quì per farmi lezioni di grammatica o di etimologia? Non sto quì di certo a controllarti gli errori di grammatica, ma piuttosto per invitarti, seppur tirandoti le orecchie, a spiegarmi le ragioni del tuo pensiero. Mi danno fastidio gli interventi da professore sò tutto del tipo - " ma ti è stato spiegato questo o quant'altro"? Fallo in privato se lo ritieni opportuno, in modo chiaro e soddisfacente.
ELY81  08/09/2007 19:18:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma quanto sei demente!
ELY81  25/08/2007 21:44:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusa...mi sono lasciata andare. Non ho mai risposto in maniera così acida, forse è meglio non considerare certe *******te e passare avanti. Ma per me il commento scritto da lanardi è offensivo nei confronti della popolazione africana.
Comunque non mi riferivo affatto agli antropologi!
Mauro Lanari  07/09/2007 02:35:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E 3: davvero non ti è stata insegnata la differenza fra l'antropologia (culturale, filosofica, teologica), area disciplinare umanistica, e la paleoantropologia, disciplina scientifica? Tzk tzk tzk.
Mauro Lanari  07/09/2007 02:33:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Davvero non ti è stata insegnata la differenza fra l'antropologia (culturale, filosofica, teologica), area disciplinare umanistica, e la paleoantropologia, disciplina scientifica? Tzk tzk tzk.
shogun  25/08/2007 09:52:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma ti rendi conto che da come scrivi non si capisce dove vuoi andare a parare?

SI CHIARO !!!

Esprimi in maniera tranquilla cosa vuoi dire senza tirare in ballo le scimmie dell'Uganda o la razionalizzazione paleoantropologica, tanto l'abbiamo capito tutti che i tuoi commenti con i film non hanno nulla a che fare.
No, perchè a te interessano i sessantottini, Nicce e Witaker, Oldumbay\Oldunfray e tutte queste stron.zate.

Che diavolo vuoi dimostrare?
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  23/08/2007 21:14:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Guarda, io non vorrei ferire il tuo equilibrio, ma...L'ultimo re di scozia è solo un buon film biografico senza alcuna velleità. Se poi a te è servito un flm per ricordarti la situazione ugandese, tanto da farti perdere in azzardate tesi antropologiche da manuale delle giovani marmotte, mi dispiace profondamente; ma la disinforamzione, unita ad una buona dose di ignoranza, fa di questi scherzi.
Mauro Lanari  24/08/2007 02:22:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie per l'umiltà che dimostri pensando che io non disponga delle competenze e del curriculum per poter formulare ipotesi del genere. Non posso far altro che invitarti a riguardare il film più lentamente, magari in dvd (è uscito in noleggio circa un mese fa). Buon equilibrio anche a te.
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  24/08/2007 09:45:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quando ho letto le tue due e-mail sul punto ho pensato che non ti interessasse proseguire il dibattito in pubblico; devo invece immaginare che la cosa ti prema in maniera particolare... Vabbe', ti copio/incollo la risposta che ti h già inviato via e-mail.

"Non si tratta di ipotesi nè di curriculum (d'altra parte tu non conosci il mio), ma di evidente opportunità di giudizio. La disinvoltura con cui trai conclusioni discutibili partendo da presupposti scricchiolanti non fa altro che evidenziare come tu avessi delle idee precostituite e come tu abbia piegato due film - peraltro distanti obiettivamente anni luce tra di loro, se non come qualità, perlomeno come oggetto - per portarti all'evidenza della tua tesi.
Perdonami se offendo il tuo senso critico, ma sono costretto a ribadire che i tuoi sillogismi sono completamente destituiti della minima credibilità, nel momento in cui li fondi sulla premessa secondo la quale sarebbe stato l'ultimo e di scozia a far scoprire al mondo la situazione antropolgica ugandese. "
Mauro Lanari  24/08/2007 10:55:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
...In realtà la tua mail di replica finisce con un "Mystery of love is greater than mystery of death": ??? Forse il problema è tutto qui? Allora smetto subito ogni (pseudo) argomentazione.
Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  24/08/2007 11:03:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
...

Quella frase è una di quelle diavolerie moderne chiamate "firma", che si originano di default in calce alle e-mail qualora le si abbia preimpostate.
Gore  28/08/2007 12:28:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
NUN C'HO CAPITO UN CA.ZZO...
mikland83  10/01/2008 10:47:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
HO letto quello che hai scritto a proposito di 2001, ci sto ancora pensando, a dire la verità anche da parecchi giorni, questo non mi capita molto spesso.
Però vorrei chiederti una cosa, prima di entrare in un labirinto fatto di elucubrazioni dal quale difficilmente si potrà uscire senza il filo d'arianna,ovvero se hai emesso il tuo giudizio su questo film in chiave kubrickiana,conseguentemente per avallare la tua tesi sul fallimento della ragione ordinante ergo dell'homo faber in quanto tale?

I
Mauro Lanari  26/08/2007 08:12:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Benvenuti ELY81 (=26enne?) e Satyr, io sono Mauro ’65 (=42enne) e in tutta la mia vita non m’era mai minimamente capitato di essere distorto e frainteso con così tanta visceralità. E da ben 19x2=38 repliche circa, una più avvelenata dell’altra e in appena 48 ore. Shockato e ammutolito.
“Regalaci qualche risposta, magari [ne] nasce una discussione interessante”. Posso provarci con tutte le mie migliori intenzioni, vediamo stavolta come va. Già sarebbe un successo il far svanire a Ely l’idea che Nietzsche sia “maltrattato” da uno come me, nientemeno che da un ”nazi-razzista neocolonialista ecc….”.
Allora… Shogun io lo trovo spiazzante. Infatti la sua interpretazione del mio commento è pressoché esatta, però lui continua a dire che non sono comprensibile, usa il turpiloquio e comunque dimostra di riuscire a capirmi ANCHE SENZA AVER VISTO IL FILM. Dunque?
Ebbene: "2001" è stato il mio primo film visto al cinema, poi durante l'università avevo il suo poster appeso in camera e infine, quando sono stato invitato a tenere un ciclo di cineforum, ho iniziato proprio con quest'opera di Kubrick, che si presenta come la principale tesi di filosofia (teologia? teosofia?) della storia mai prodotta su pellicola. A quasi 40 anni dalla sua uscita sarebbe ora di bilanci, il 2001 è appunto passato già da un po'. Ma non mi sarebbe mai venuto in mente di scriverci sopra nulla se non fosse stato per la folgorazione che ho ricevuto dal film del nipote (così dicono) del McDonald famoso. Il quale se n'è strafregato di girare un "biopic" sulla microstoria delle vicende ugandesi degli anni '70, evitando accuratamente ogni ostentazione di quel genocidio. Piuttosto, "L'ultimo re di Scozia" è una sorta di "dramma da camera" intimista, dove gli incroci fra i due protagonisti e la coprotagonista (smembrata in 5 parti, ma ancor prima ripresa durante un amplesso con inserti miranti a rendere il senso d'una brutale compartecipazione cosmica) diventano una confutazione delle mirabili attese kubrickiane, nietzscheane e sessantottine. Ripeto che è lo stesso Whitaker/Idi Amin Dada a tenere un discorso in cui qualifica la propria regione geografica per ciò che è stato appurato dai paleoantropologi (parola difficile, ma se si dice così, cosa posso farci?): "La nostra zona è stata la culla di ogni civiltà". Il punto nevralgico qui è: si è trattato davvero di civilizzazione o solo di ingannevole razionalizzazione? La scena iniziale del film mostra i neolaureati medici scozzesi che si gettano nell'acqua di un laghetto: la toga accademica resta a galla, ma quando l'inquadratura scende al di sotto, i giovani sono quasi nudi, slip e genitali in evidenza. McDonald junior, a mio avviso, ha puntellato la sua tesi contro il mito progressista, e NON contro l’evoluzionismo darwiniano, con una miriade di annotazioni per eccesso e per difetto, sequenza dopo sequenza, in modo da rendere un'intera serie di immagini rappresentative della nostra universale, e PER NIENT’AFFATTO solo africana, condizione (sub-)umana. A questo punto dovrei forse fare l'analisi di ognuna di tali immagini-manifesto altamente emblematiche, ma la mia proposta è: discutiamone insieme, però AVENDO (RI-)VISTO (BENE) IL FILM.
Infine: chiedo scusa se sembro scrivere in maniera ermetica, almeno per i non addetti ai lavori (per es. ignoro la differenza tra i vari cineblog, filmscoop, filmtv ecc.). Tuttavia la responsabilità è in parte dovuta anche alla necessità di concisione. Comunque pardon a tutti quanti. (A proposito: potreste dirmi se vi risulto così criptico anche in http://www.cineblog.it/post/6042/le-10-migliori-torture-nel-cinema-americano/last?message=accepted#add_comment, alias http://www.cineblog.it/post/6042/le-10-migliori-torture-nel-cinema-americano/, alias http://www.cineblog.it/post/3575/hollywood-awards-e-proprio-lanno-di-penelope#show_comments, alias http://www.cineblog.it/post/3575/hollywood-awards-e-proprio-lanno-di-penelope/last, aliashttp://www.film.tv.it/opinioni.php?persona=2332&op=290016&myid=773e74f7ba3dbaafad12ca82db2d8e1c ? Grazie).

ELY81  26/08/2007 21:11:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Caro Mauro '42enne, se vuoi discutere con me di Nietzsche in privato, sono felicemente pronta a discuterne, perchè mi sa proprio che siamo parecchio fuori strada. Non ti ho dato del nazista, ma le tue riflessioni sul "non passo avanti del processo di ominazione e il sesso ancestrale e scimmiesco, quanto all'efferata violenza" della popolazione alla quale hai rivolto le tue riflessioni, mi hanno fatto pensare alcune considerazioni fatte dai razzisti che relegavano la razza africana marginalmente, perchè considerata fisionomicamente e non solo più vicina alle scimmie. Ma vedi, se non sono solo io a fraintendere ciò che hai scritto, un motivo ci deve essere, non credi?
Ora che ti sei spiegato meglio, appoggio la risposta che jellybelly ti ha dato. E' sbagliato in partenza un tipo di interpretazione personalissima del film, che non è altro che un biopic, che, a mio modesto parere non raggiunge neanche una quotazione discreta.
A questo punto, sarebbe sensato che tu ascoltassi l'intervista del regista e degli attori, per notare se effettivamente il film nasconde quella marea di simbolismi (cosa peraltro assurda), o se servirà a smontare quelle pretese che vi hai costruite.
Il punto è questo: posso tranquillamente accoppiare due film, costruendovi una serie di riflessioni sparse ovunque, che non fanno parte del significato del film, o del messaggio ( se intende trasmetterlo) che vuole trasmettere. Non basta aver letto e studiato tanti libri, ma è una questione di far ragionare la capoccia e di dare a "Cesare quel che è di Cesare", nel senso che occorre valutare in modo sensato il valore di ogni cosa, attribuendogli il giusto significato.

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  26/08/2007 09:33:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oh, grazie per aver raccolto le idee ed aver agomentato; ce n'è voluto di tempo, ma alla fine ce l'abbiamo fatta.
Veniamo a noi.
Il tuo problema, come ho già avuto modo di scrivere, è che pieghi le premesse alla tua volontà per arrivare a delle conclusioni che ti sei predeterminato; questo è intellettualmente disonesto. Difatti Kubrick coi sessantottini non aveva niente a che spartire (il fatto che 2001 sia stato girato nel 1968 non è indice di aderenza idealistica, suvvia), così come con 2001 non c'entra nulla il progresso, ma semmai l'evoluzionismo. Quanto all'ultimo re di scozia, è nè più nè meno un film discreto, senza alcuna velleità autoriale, che tu hai manipolato per giungere alle tue conclusioni; ti rendi conto della totale inconferenza delle tue osservazioni in merito? Amin dada dice che l'Uganda era la culla dell'umanità - gli ugandesi si accoppiano selvaggiamente - gli scozzesi festeggano la laurea facendo il bagno nudi in piscina = QUINDI 2001 ha fallito il suo (presunto) messaggio progressista?! Ma ti rendi conto che saresti potuto arrivare alle stesse conclusioni forzando l'interpretazione d qualsiasi film? Non so, Angelheart, ad esempio: ha scene di regressione animalesca molto più marcate del film di McDonald.
Mi dispiace, ma il tuo ragionamento, oltre a partire da premesse completamente infondate, giunge a conclusioni completamente svincolate da alcun nesso di causalità pure con tali erronee premesse, e perciò stesso è argomentativamente irrilevante.
shogun  26/08/2007 11:51:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
esatto
Mauro Lanari  30/08/2007 08:27:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Whitaker, l’Uganda e la Scozia: la bestia che è (in) noi.
“Dottore, davvero una donna può avere il clitoride lì?” “Le aberrazioni della natura sono tali che tutto è possibile”. Questo scambio di battute che si svolge durante la proiezione di “(La vera) Gola profonda” già racchiude per intero il senso d’un capolavoro assoluto quale “L’ultimo re di Scozia”. Il regista Kevin McDonald usa la storia per parlarci della Storia, anzi della non-Storia come mancato nostro sviluppo in materia di sesso e atrocità rispetto a quanto compiuto dai predecessori dell’Homo sapiens apparsi sulla scena terrestre, nei paraggi dell’Uganda, tra i 2 e i 6 milioni d’anni fa. Una manciata d’altre immagini sono perentoriamente convincenti sul fatto che il processo d’ominazione non ha sortito alcun sostanziale effetto positivo. Il resto è solo falsa coscienza. L’utopia dell’Oltreuomo sperata nel ’68 da Kubrick in “2001: Odissea nello spazio” si è arenata al punto di partenza, alla condizione da gorilla, da scimpanzé, anzi peggio: “Se prendo una scimmia me la mangio”, dice il giovane medico scozzese mentre un pullman scassato lo porta a destinazione, nel cuore dell’Africa, al cuore della nostra natura ancora bestiale.

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  30/08/2007 10:17:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì, questo l'avevi già sritto su cineblog... Vabbe', senti, ti vedo troppo infervorato con la tua piccola teoria per continure ad attaccarla; tientela cara cara ma un consiglio: evita di parlarne in giro, chè non è che tu ci faccia il figurone che speri.
shogun  30/08/2007 11:13:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tu sei da ospedale psichiatrico. Dimmi dove abiti che ti vengo a prendere e ti ci porto.
ELY81  30/08/2007 20:51:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Che dire! Continui iperterrito a forzare le tue stupide quanto assurde teorie appiccicandole a questo film, quanto a 2001. Credo di aver capito perfettamente dove vuoi andare a parare, e non senza difficoltà, perchè la cosa più triste è notare che parli esattamente come il peggior libro stampato, e di conseguenza non credo che tu abbia qualche chance per dare una spiegazione logica alle stupidaggini che hai costruito attorno a questi due film. Allora non fai altro che dire e ridire le stesse cose aggiungendo di tanto in tanto un po' d'acqua alla minestra ( tra poco chiamerai in causa anche il dottor Freud, e non può mancare dopo Nietzsche). Ma a prescindere dal contenuto dei film da te interpretati per rendere più ridicoli i tuoi enunciati teorici, vedo che è oltremodo ridicolo ciò che sostieni, perchè parli di evoluzione quando neghi l'evoluzione stessa- " Il processo di ominazione non ha sortito alcun effetto positivo". Del resto non voglio andare avanti, perchè credo che sia tutto tempo sprecato. Tieniti pure le tue assurde teorie, ma non dire che anche stavolta ti ho frainteso, perchè ciò che dici è tremendamente limitato, più di quanto potessi credere.
onda  31/08/2007 00:36:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Kubrick ha una visione pessimista dell'umanità e del progresso (Arancia Meccanica e Full Metal Jacket li hai visti?). 2001 costituisce un'eccezione apparente perchè il salto evolutivo è determinato dal monilite - Dio, mentre la missione programmata dall'uomo fallisce.
HATEBREEDER  30/08/2007 10:21:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' commovente vedere con quanta convinzione continui a ribadire delle teorie che, come il buon jelly ti ha già fatto notare più volte, sono a dir poco strampalate, nonchè applicate in contesti (i due film da te commentati) nei quali c'entrano quanto il formaggio sul pesce.
Il patetico discorsetto che continui a fare "siamo ancora alla stregua degli animali, perchè la razionalizzazione non è altro che una sorta di repressione dei nostri istinti primordiali", peraltro, è già di per sè piuttosto semplicistico e pressapochista: è come se io partissi da un concetto tipo "l'amore è una mera illusione, perchè in realtà pensiamo solo al sesso", e poi dicessi che...chessò...ghost - fantasma di jerry zucker ha fallito, mentre l'ultimo film di cicciolina è il più grande capolavoro della storia del cinema.
Quest'ultimo esempio applica il meccanismo mentale da te utilizzato per giustificare la tua teoria, ad un concetto più terra-terra, ed amplifica ulteriormente la ridicolaggine che ne deriva: spero che la cosa ti faccia riflettere in maniera significativa sulle minchiate che stai sparando, e che tu cerchi in maniera piuttosto ingenua di mascherare, semplicemente utilizzando la tua ottima padronanza lessicale come scudo per la tua pochezza intellettuale.
Mauro Lanari  01/09/2007 01:28:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie per apprezzare almeno il mio stile di scrittura. Chi si è abituato allo speed writing (& thinking) dell’online e/o dei 160 caratteri x sms, affoga nelle sgrammaticature, negli anacoluti e negli strafalcioni. “Cuique suum”, a ognuno il suo.
Ciò detto, passo alle tue lagnanze sul piano del contenuto. “Ma questa è accademia” (“Blade runner”). Ossia: ti basterebbe un bignamino di semiologia del cinema. Infatti un conto è il “che cosa” dell’immagine, un altro è il “come”. Anche a parità di selezione e di messa in scena del cosiddetto “profilmico”, a fare la differenza resterebbero comunque le scelte autoriali a livello filmico (fotografia, montaggio, ecc.). Di conseguenza, per denunciare una manifestazione (“fanìa”) del male non sarebbe sufficiente la sua semplice (rap)presentazione. E’ imprescindibile lo sguardo del regista, non autoindulgente, compiaciuto e colluso (come credo sia invece nel caso dell’hardcore e del sadomaso). Entrando pedantemente nello specifico dell’opera di McDonald, una cosa è esibire un genocidio e tutt’altro è mostrare soltanto due scene di violenza. Si tratta d’una “parte per il tutto” (“sinèddoche”): così il cineasta ci trasmette sia il proprio pudore, il proprio distacco di condanna, sia l’impressione che il “tutto” a cui egli intende riferirsi non vada confinato all’Uganda o a chissà che, bensì al Tutto universale, umano e cosmico. Idem per il sesso: una cosa è far vedere “(La vera) Gola profonda”, tutt’altro è mostrare l’entourage del dittatore mentre assiste a quel film in proiezione privata. Diventa l’occasione per esprimere un atto d’accusa verso l’intera Natura e la smisurata varietà delle sue aberrazioni.
Ma perché non ti rivolgi invece agli altri del forum, i bla-bla-bla?

HATEBREEDER  03/09/2007 14:12:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Come prevdevo: invece di controbattere significativamente alle mie osservazioni (non l'hai fatto con nessuno, non so perchè ci speravo), ti sei ancora una volta trincerato dietro le tue pallosissime (scusami il termine oltVemodo volgaVe, ma ogni tanto saltano fuori le mie origini di 'baccano' della bassa padana) digressioni. Il problema, 'caro', ma che dico, 'carissimo', lanari, è che parti da delle fondamenta sballate, quindi tutto ciò che ci hai costruito e che ci costruirai sopra sarà sempre e comunque destinato a crollare miseramente come un castello di carte.
Però è curioso come hai concluso la tua risposta: con quel "bla bla bla" che mi/ci pervade la mente ogni volta che leggo i tuoi deliri. Eppoi perchè tirare in ballo il forum? Cos'è, è da anni che ci osservi e ti prepari questa scenetta? Dalle risposte che dai in privato ad altri utenti, l'impressione è quella, sinceramente.
Mauro Lanari  04/09/2007 10:06:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vedi risposta sotto "2001".
Mauro Lanari  07/09/2007 03:51:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Essendo la mia un'ipotesi di lavoro, una congettura, una supposizione, qualora "cada come un castello di carte" ne sarò felice, perchè vorrà dire che sarà stata smentita un'idea sbagliata. Purtroppo però ancora non mi convincono né le vostre obiezioni né la mia stessa autocritica. Incredibile, ma in realtà potremmo condividere lo stesso scopo.
Invia una mail all'autore del commento cash  07/09/2007 12:54:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
perchè, desideri suicidarti?
Mauro Lanari  08/09/2007 00:18:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
1) Suicidio? Premesso che bisogna parlarne con rispetto (dei Pavese, dei Levi, ecc.): che ci azzecca? Eddài che la parola te l’ha messa in bocca paul, l’alienista consulente dello staff redazionale. Allora fa’ spiegare a lui direttamente. Compiamo insieme questo triplo carpiato dalla semiotica estetica alla semeiotica medico-psichiatrica.
2) Scommetto intanto che, quando però il suicidio viene mascherato da martirio sacrificale, allora non vi dà manco prurito. Esempi: Lars von Trier (escluso “Dogville”), “Donnie Darko”, l’ultima boiata di Boyle (“Sunshine”).
3) Francis Ford Coppola. “Apocalypse now”. The Doors. Jim Morrison. “This is the end, my only friend, the end”. Il “friend” del re-lucertola va tradotto al maschile oppure al femminile? Cioè: si rivolge a un amico oppure alla morte in persona?
4) Vedi anche la risposta a Kater.

Invia una mail all'autore del commento cash  08/09/2007 11:50:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
se non cadessi nell'autorefernzialità ti direi che chi cita troppo ha bisogno di sesso. Prima che mi citi eminenti cervelli dei vari mondi accademici, è solo una battuta. Così come quella del fatto che perseguiamo gli stessi obiettivi, che col tuo suicidio sarebbero realtà Ora, questa è una battuta, per carità, non te la prendere e non chiamare i carabinieri. Poi a limite dacci un taglio e non insozzare autori che non supportano le tue tesi, o le supportano molto ma molto di striscio.
Ma leggi quello che scrivi? ti rendi conto di essere inutilmente ridondante e stressante?
Il tuo bisogno di appellarti all'accademia pare un po', come dire, uan questione di insicurezza o timidezza.
Sei capace di metter di fila soggetto, oggetto e complemento oggetto al di fuori di ogni citazione?
E soprattutto, sono contento che tu abbia letto tutti queasti libri, ma lo sai che i libri sono scritti anche dentro e non solo in prima e quarta di copertina?
Mauro Lanari  08/09/2007 15:22:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il tuo curriculum s’arricchisce via via di gemme sempre più preziose: da lanciatore di “fatwa” ad antispammista “ad personam” e ora manipolatore dei tag HTML riferiti a me. Adesso infatti per Google io sono linkato a questo sito solo nei due modi seguenti:

Filmscoop.it Forum: CASH ECCOMI QUI
... di hal che non è un errore. per me è una bestialità da scrivere in una recensione, che vuoi che ti dica. e poi: ma siete tutti cognati di mauro lanari? ...
www.filmscoop.it/forum/forum_posts.asp?TID=7336&PN=1 - 45k -

Filmscoop.it Forum: CASH ECCOMI QUI
ma è la settimana di 2001, hai visto nei commenti quello di tal mauro lanari? se non l'hai fatto, fallolo. "Non sono permalosa, ma tu col mio gelato ti devi ...
www.filmscoop.it/forum/forum_posts.asp?TID=7336&PN=1&TPN=2 - 45k -

Come personaggio orwelliano del revisionismo della Neo-Storia sei perfetto.

ELY81  08/09/2007 20:36:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai a poco a poco imparato a rispondere ad ogni provocazione come un bambino che muove i primi passi. Peccato che quando ti ho gentilmente invitato a una discussione privata per parlare di Nietzsche, non ho ricevuto nessuna risposta. Vigliaccheria o insicurezza? Ho notato che hai risposto anche ai miei interventi con cash. Solo a quell'intervento non hai risposto. Tu, così bravo a citare frasi da manuale e a sindacare su questo forum, non fai altro che continuare a beccarti critiche, perchè non riesci a dare una spiegazione convincente e logica al mucchio di ******* che spari.Lo vuoi capire che quando continuerai a parlare con te stesso, vigliacco arrogante e impertinente, non ci sarà nessuno capace di porsi ad un civile confronto con te? E non ti lamentare poi se non siamo riusciti a contraddirti ideologicamente al punto di risultare convincenti.
Prova a riordinare le tue idee e ad esprimerti in maniera comprensibile, oppure rimani nella tua ottusità da manuale.
Stavolta sono io a defilarmi, perchè non mi va di perdere tempo con una mente disturbata. Ti lascio alle tue farneticazioni. Buona continuazione...con te stesso, naturalmente!
Mauro Lanari  09/09/2007 02:57:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Vigliaccheria o insicurezza?" Purtroppo peggio. Vedi sotto "2001".
Mauro Lanari  09/09/2007 03:06:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Al punto da", non "al punto di". Con ancora più profondo affetto.
ELY81  10/09/2007 18:52:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Perdona i miei errori di dicitura. Purtroppo scrivo velocemente. A volte mi è capitato di ripetere delle parole. La tastiera del computer è il mio punto debole.
ELY81  10/09/2007 21:25:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non mi biasimare per questo! Devi solo augurarti di non incontrarmi faccia a faccia. Di gente come te ne ho conosciuta poca, ma l'ho conosciuta. Il classico esempio dell'intellettuale mancato che studia tutto e male.
Non tentare di ripagarmi con la stessa moneta. Se non sai esprimerti con un linguaggio comprensibile, non è mica colpa mia! Non sono la sola purtroppo a lamentarmi di questo particolare. Non è una questione di competenza linguistica (grammatica, lessico, sintassi), ma di competenza comunicativa ( capacità di farsi capire e capire nel discutere con altre persone), e mi sa che quì hai già fatto parecchi casini.
Invia una mail all'autore del commento cash  10/09/2007 20:07:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
neo-revisionismo? questi sono fatti, caro il mio lanari.
purtoppo per te insmentibili.
Come quali fatti? ma tutto ciò che hai scritto, a partire dalle tue elucubrazioni da intellettuale in svendita un tanto al chilo con citazione incorporata, passando per la tua esilarante quanto volgare mail (un poco preoccupante sotto il profilo meramente psicologico) e arrivando a spammare a tua volta, accusando gli altri di spam.
Caro mauro, dammi retta, fatti un nuovo nick e inizia da capo.
E, portando il discorso a livello immediatamente superiore, voglio sperare che tu creda nella reincarnazione, per iniziare da qualche altra parte e in un prossimo fututo una vita finalmente a misura di uomo abilitato alla vita nelal sua accezione più pura e semplice.
Mauro Lanari  11/09/2007 21:16:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No, correrei il rischio fantozziano di reincarnarmi in te. Dalla padella alla brace.
Invia una mail all'autore del commento cash  11/09/2007 21:39:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ci si reincarna sempre in un essere superiore, in quel caso non potresti sbagliarti.
Mauro Lanari  11/09/2007 21:54:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ullallà, allora l'Oltreuomo è già in mezzo a noi e non se n'era accorto nessuno.
HATEBREEDER  11/09/2007 18:15:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
vedi risposta sotto 2001.
Mauro Lanari  17/09/2007 01:45:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vedi sotto "C'è post@ per te".
shogun  01/09/2007 17:48:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non ci si capisce uno stramaledetto CA.ZZO!

HATEBREEDER ha espresso il suo pensiero in maniera molto molto chiara, tu invece continui a presentare lacune espositive grosse come la Statua della Libertà. Vai da un concetto ad un altro, non si capisce il perchè, il come, il dove minchia tu vuoi arrivare.....!!!
E poi le tue conclusioni sono solo e tutte TUE.

"Entrando pedantemente nello specifico dell’opera di McDonald, una cosa è esibire un genocidio e tutt’altro è mostrare soltanto due scene di violenza. Si tratta d’una “parte per il tutto” (“sinèddoche”): così il cineasta ci trasmette sia il proprio pudore, il proprio distacco di condanna, sia l’impressione che il “tutto” a cui egli intende riferirsi non vada confinato all’Uganda o a chissà che, bensì al Tutto universale, umano e cosmico."

Mi spieghi come fai a trarre questa conclusione? Te l'ha detto il "cineasta" in privato, o l'hai sognata??
Non è per caso, che le conclusioni a cui arrivari, sono un tantino forzate?
Non è per caso, che anzichè interpretare il film, tu lo aggiusti a seconda di come ti è più comodo?
ELY81  01/09/2007 17:58:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì, in effetti il cineasta gli ha comunicato anche i particolari. Dovremmo tenerne ulteriolmente conto. Magari è un suo parente stretto, prima delle scimmie.
Mauro Lanari  07/09/2007 02:36:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vedi risposta sotto "2001".