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IL DESTINO NEL NOME regia di Mira Nair

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Invia una mail all'autore del commento Andrea Lade     7 / 10  03/06/2007 15:04:17 » Rispondi
Il trailer è forse l'aspetto più bello di questa operazione cinematografica.
Un tono particolarmente scenografico e una sfumatura maestosa ci presentano un film che ha tutte le carte in regola per diventare un cult, uno di quei gioielli estremo-orientali che arrivano già codificati per il nostro palato occidentale.
In realtà lungi dall'essere un capolavoro, il film vuole solamente narrare una storia; è il racconto di una generazione di emigranti che dopo anni di contatto con la civiltà statunitense riesce a scoprire i suoi veri valori originali che difficilmente si riuscivano ad esprimere lungo il difficile cammino dell'integrazione.
Se inizialmente il compromesso era forzato grazie ad un apparente acquisizione dei valori della cultura dominante, con l'avanzare degli anni e il sopraggiungere di alcuni eventi interni ala famiglia, c'è la reale riscoperta della propria cultura e della propria identità sociale.
Ma epurato di qualunque sottofondo politico, il film ha un allure molto romantica, forzatamente sentimentale e la lunga narrazione della famiglia dalle origini alla fine dopo un po' annoia; rischia l'autocelebrazione di tutti quei lungometraggi (molto lunghi) che puntando sulla bella fotografia e sull'originalità dei dialoghi si permettono di dilatare il tempo senza rispetto per gli spettatori. Molti lo trovano commovente, io un po' melenso.
Il voto comunque è alto per l'indubbia fotografia, la musica sfiziosa e i dialoghi, inoltre alcune scene toccanti sono venute molto bene come la restituzione delle ceneri sul Gange.