frine 7½ / 10 02/12/2006 02:31:20 » Rispondi Uno dei film più indovinati di quello sporcaccione di Tintoretto:-) Miranda non è altro se non la Locandiera di Goldoni, trasferita nella provincia italiana del dopoguerra. E, in un certo senso, è perfino meno trasgressiva della sua antesignana, che in pieno '700 rivendicava la propria autonomia di imprenditrice e pretendeva di scegliere, fra i propri spasimanti, il più adatto alle sue esigenze. Certo, Mirandolina usava armi diverse, seducendo ma non concedendosi mai. Calcolatrice e pragmatica, rifiutava la corte dei nobili (l'uno spocchioso a causa di un gran nome ma impoverito; l'altro arricchito, ma frivolo e in cerca di facili avventure con disponibili donne di teatro), salvo rischiare di innamorarsi di un cavaliere misogino e affascinante, ma imprevedibile e violento. Mirandolina risolveva il problema sposando il solido e affidabile garzone di bottega. La Miranda del film fa lo stesso, ma dopo essersi goduta la vita praticamente con tutti. Consapevole che la libertà sessuale dipende essenzialmente dall'indipendenza economica, si diverte e gioca con gli uomini...fino al momento dela scelta, che sarà la stessa della vecchia Mirandolina. Interessante il colloquio con l'amica: "Se gli uomini possono spassarsela con le mercenarie, perché noi non dovremmo fare la stessa cosa?" Ambientazione convincente, bei costumi...e brava anche Serena Grandi, con quegli occhiali civettuoli che richiamano la Sue Lyon di "Lolita". Vale la pena ricordare che la commedia di Goldoni ispirò anche Thomas Hardy per il romanzo da cui è tratto lo splendido "Via dalla pazza folla" di Schlesinger. Come una stessa storia può rivivere con modalità diverse, e da punti di vista diversi.
Jellybelly 02/12/2006 13:51:42 » Rispondi Questa tua svolta sporcacciona mi fa morire...
frine 03/12/2006 18:20:23 » Rispondi Eh eh, non te l'aspettavi? Se hai la pazianza di fare un giro su Google scoprirai che "ho scritto cose" da far arrossire il buon Tinto, che comunque a me di solito piace parecchio (a parte quella palla mostruosa de "La chiave"). Comunque, come disse Marziale, "pagina lasciva, pura vita" (citato anche dal figlioletto del mio collega Giampaolo Brizzi nell'epigrafe di "Bastogne").
Jellybelly 03/12/2006 20:19:14 » Rispondi Sempre sospettato che Troy ti piacesse solo perchè guidata dai tuoi pruriti verso il bel Brad...
frine 06/12/2006 00:38:53 » Rispondi Sui banchi di scuola sognavo un 'mio' film ispirato all'Iliade ed avrei assegnato il ruolo di Achille a Helmut Berger.... Ora Helmut è un vecchio tossicodipendente e non piace più a nessuno. Inoltre, è decaduto anche il mito tedesco dell'eroe greco come antesignano dell' 'arianesimo nordico' novecentesco. Rimane tuttavia l'immagine omerica di un Achille biondo, imberbe, irresistibilmente bello e lievemente androgino. Le ragioni per cui Omero ha rappresentato così il 'suo' Achille e i suoi Achei non sono ancora state chiarite. Ma l'Iliade è così. E non credo che, oggi come oggi, si potesse trovare un Achille più credibile di Brad.... Un po' vecchiotto? Forse. Ma ancora irresistibile e seducente, come era l'Achille antico e come dovrebbe essere un Achille moderno, al di là di pregiudizi scolastici e di moderne mistificazioni.
frine 06/12/2006 00:43:16 » Rispondi Ma uffa...sto commentando molti film, tra cui quelli di Michael Moore, e non mi rispondi mai. Non mi vuoi più bene:-(
Jellybelly 19/12/2006 17:12:58 » Rispondi Mannò, io ti monitoro sempre con attenzione! In quest'ultimo periodo sono stato piuttosto indaffarato, ma vedrai che mi rifarò!
kowalsky 18/04/2007 14:10:32 » Rispondi Frine ha citato quel film con la Christie... benedetto ragazzo: tu non sai quanto io ADORI Julie Christie, grazie di avermela ricordata