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ELEPHANT regia di Gus Van Sant

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DarkRareMirko     9 / 10  25/10/2008 11:54:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Seconda parte della trilogia della morte del regista.

Qui Van Sant dimostra un tatto, una sensibilità ed una finezza assurda nell'inquadrare la scuola per quello che è, per quello che sarà e per quello che è sempre stato, ossia un luogo che per un certo tipo di persone è sempre un inferno.

Attraverso abili riprese, sempre miranti a seguire i giovani nelle loro vicessitudini, pare che non siano nemmeno gli stessi giovani a guidare loro stessi, bensì ci sia qualcos'altro a fare questo per loro, una misteriosa forza (che forse si chiama omologazione?) che si può liberare e spirare in cielo solo attraverso la morte, come suggerisce il poetico finale inquadrante il cielo.

E col passare dello scorrere del film, si capisce benissimo che la causa di tanta violenza non và ricercata nei videogiochi violenti, nè nella televisione e nè nelle musiche cattivisisme e sataniche di Marylin Manson; il problema è semplicemente la scuola stessa e le persone che ci stanno dentro, spesso indifferenti, cattive, qualunquiste, pecorone.

Grande regia, grandi giovani interpreti sconosciuti (che nella maggior parte dei casi han conservato i loro veri nomi per i film), gran maestria da parte del regista nel parlare di giovani ai giovani e non.

Educativo e profondo; consigliatissimo.