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ELEPHANT regia di Gus Van Sant

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coccinella     7 / 10  20/02/2004 08:57:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' un film sicuramente da capire: non sempre si può andare al cinema e "bere" con tranquillità tutto quello che passa sullo schermo senza usare il cervello! Va visto con occhi diversi perchè E' un film diverso. Riflettere è l'unico modo per apprezzarlo. Non è svago: è un ritratto di quello che è il mondo. Le riprese di spalle (la maggior parte del film) sono un modo geniale per evidenziare la normalità, l'anonimato dei ragazzi. C'è il destino di tutta una vita sintetizzato benissimo in poche scene: inun certo momento potresti essere dentro o fuori e questo fa la differenza.
Gus Van Sant ci presenta i ragazzi, i sogni, i turbamenti, le paure. Alla fine del film ci sembra di conoscerli, di averli visti per anni nei corridoi della nostra scuola: tutti hanno avuto nella loro vita un Jhon oppure un Elias come compagno di classe. L'unica cosa davvero agghiacciante di questo film è il tremendo senso di realtà che trasmette e che riesce a ritrarre. Piccola postilla sulla lentezza: voluta, disperatamente cercata non è una pecca.
L'unico motivo che può non far capire il film è la superficialità di chi guarda: il cinema non è solo relax, ogni tanto bisogna usare il cervello e riflettere su quello che passa sullo schermo evitando di "bere" solo la superficie.
pardossi  24/05/2004 23:20:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tanto di cappello per le tue parole, mi piace moltissimo la spiegazione della ripresa alle spalle è proprio come dici!
BRAVA :)