kowalsky 8½ / 10 19/12/2006 22:23:44 » Rispondi Risonanze di Visconti ("gruppo di famiglia in un interno") e del monolitismo laico di un Bellocchio per un personaggio come quello di Ernesto, il suo amaro attaccamento alla riscoperta di sè, il suo struggente e doloroso celarsi verso l'esperienza (non imminente come potrebbe sembrare) della morte: il film di Piscicelli è splendido, commosso, profondo. Uno dei film italiani piu' belli degli ultimi decenni, se posso esagerare. Ingannevoli trailers e ridicoli moralismi censori lo mettono nel calderone dei film erotici, come se si trattasse di un qualsiasi film di Aurelio Grimaldi. E' colpa del nostro "sguardo", che ammicca a disagio davanti a un vecchio che si fa sbocchinare da una procace ragazza, del nostro ricordo cameratista di anni e anni di cameriere tuttofare e arzilli depravati nel cinema "libertino" nostrano. Tutt'altro: Ernesto riconosce la ragione di una vita ancora passibile di esperienze, ritrova la sua dimensione, reclama il diritto ad amare la ragazza e prima di tutto Riamare se stesso. Strepitosa come sempre la prova di Herlitzka, film da non perdere