elio91 8 / 10 10/01/2013 15:47:37 » Rispondi Piscicelli è l'autore più ingiustamente sottovalutato, anzi diciamo pure dimenticato, del nostro cinema. Con "Il corpo dell'anima" riesce a trattare una storia che tocca la carnalità e la spiritualità in modo originale, esplicito, poco consono al nostro cinema se non a quei filmetti pecorecci con cui alcuni critici hanno preferito accomunare questo stesso film bollandolo come "erotico", per loro un sottogenere che sempre a causa di questi strònzi diventa automaticamente materia di serie B. "Il corpo dell'anima" è un racconto erotico solo esteriormente perché avanzando nella visione si capisce che Piscicelli aspira a voler dire altro. Mischia Bunuel e il Bernini, il mestiere di fare cinema con la vecchiaia che avanza inesorabile e ne esce fuori un bellissimo trattato sul sesso come spiritualità. Certo Raffaella Ponzo è sia il lato forte che quello debole contemporaneamente del film, che d'altronde vive di contraddizioni che incredibilmente non sono mai insanabili: essa è infatti quasi sempre nuda esibendo un corpo pieno e inno alla carnalità, oltre a concedersi in scene molto molto spinte; d'altro canto recita malissimo anche se la sua vocina ingenua, il modo di cantilenare come una bimba mentre parla conferiscono proprio al corpo e agli atti di esso una linfa in più. Però quando dall'altra parte hai un Roberto Herlitzka rigoroso e in piena forma diventa difficile ed impietoso fare confronti sulla bravura attoriale... Da riscoprire immediatamente, contro ogni pregiudizio.