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MISTERIOSO OMICIDIO A MANHATTAN regia di Woody Allen

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hghgg     7½ / 10  27/12/2013 19:30:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bel film ma alla fine non così bello. Spiego: è considerato spesso come il miglior Allen degli anni '90 e oltre ma in realtà non si discosta molto dal livello raggiunto dal regista con altri suoi film di quel decennio. Diciamo che potrebbe essere il migliore insieme con "La dea dell'amore" ma questo fa capire come Allen fosse in calo già vent'anni fa. Idee che cominciano a ripetersi un po' troppo, soluzioni che possono sembrare stantie e idee interessanti non sfruttate a pieno. Però questo film è ancora assolutamente buono, godibile, divertente; è soprattutto pregno di amore per il cinema, con citazioni a Casablanca, Hitchock e veri e proprio omaggi al Wilder de "La fiamma del peccato" e soprattutto a "La signora di Shanghai" di Welles la cui sequenza degli specchi

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Non più Fellini e il maestro che meglio aveva ripreso e omaggiato, Ingmar Bergman come ispirazioni ma alcuni dei grandissimi maestri del Noir e del Thriller a cui Allen qui si ispira a pieno e che riprende ovviamente nella sua classica salsa da commedia-nevrotica anche se quest'ultima caratteristica non prende mai troppo piede nel film e non scavalca la struttura "drammatica" del film se non ovviamente per l'umorismo sarcastico e inarrestabile di un Allen più nevrotico che mai che costituisce tutto il versante comico del film. Si tratta insomma di un godibile ibrido cinematografico diretto e interpretato con molta classe. Allen scrive una sceneggiatura ingarbugliata e non riuscitissima ma con dei dialoghi azzeccati e momenti ironici molto riusciti, ci regala alcune scene da antologia (quella dell'ascensore ad esempio) e nella recitazione è al suo meglio con al suo fianco la perfetta metà almeno della sua carriera, quella meravigliosa Diane Keaton che torna a recitare come sua co-protagonista dopo 13 anni, dal capolavoro "Manhattan". La Keaton è la controparte perfetta di Allen, quella con cui il regista ha sempre avuto più intesa e affinità e anche qui non delude, è vivace, trascinante, impeccabile, grande. Con Allen forma una coppia strepitosa che molto contribuisce alla riuscita del film. Buona anche la prova dei comprimari (gente come Anjelica Houston) ma l'attenzione alla fine è tutta sul grande duo. Giallo tinto di commedia con lieto fine, lontano dal capolavoro ma film di gran classe, con una non eccelsa sceneggiatura e a volta confuso negli intenti ma con molti momenti riusciti di buon cinema e tante citazioni ben cesellate e mai pesanti, anzi la scena sopraccitata sotto spoiler è una vera chicca.
L'Allen geniale autore di commedie sofisticate o di drammi pseudo-bergmaniani era già lontano ma era ancora capace di dirigere e scrivere dei buoni film.
Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  27/12/2013 19:57:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Keaton-Allen è un duo dannatamente complementare, sono passati 20-30 anni dall'epoca d'oro dei 2 (in realtà lei aveva girato anche Radio Days ma lui non recitava, la diresse soltanto), lei qui un po imbolsita fisicamente (professionalmente resta esemplare), lui come menzioni nel tuo commento ha fatto sempre il solito ruolo: se stesso, e quindi ritrovarsi è stato naturale, un peccato si sia un po persa, in futuro la Keaton raramente ha trovato qualcuno che sapesse ottimizzarla.

Sul periodo di Allen concordo, il suo errore (qualitativamente parlando) in quegli anni è aver girato un film all'anno, e comprensibilmente qualcosa perdi a ripetere sempre il solito canovaccio, le solite tematiche porti alla saturazione del tuo cinema, nel 2000 ha tentato di cimentarsi in qualcosa di più sofisticato, non sempre è riuscito ma Match Point indubbiamente è un lavoro che ho apprezzato.