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IL BOSCO 1 regia di Andrea Marfori

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oh dae-soo     1 / 10  27/04/2010 11:38:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE: il commento potrebbe contenere anticipazioni (sai che danno...)

Due ragazzi in cerca delle bellezze d'Italia, come itinerario passano da Venezia a "uno sperduto bosco"(anzi, da Venezia a "sperduto bosco 1",la sintassi è importante) di un'anch'esso sperduto paesino delle Alpi. Qui invece di un ameno paesaggio avranno a che fare con le versioni Zombie di Solange, Tazio Nuvolari e L' Uomo Fango. Solo la ragazza sopravviverà (insomma ne muore solo 1...) e potrà riuscire a rivedere il Dio della luce.
Capolavoro di tale Marfori che ci propina quasi un'ora e mezza di orrore alternando un'ora di puro trash con mezz'ora di riprese dell'auto dei protagonisti che viaggia. Già il prologo, dove una terribile mano vaginale evira (marfori è uno studioso di Freud, è evidente) uno sventurato ragazzo finito insensatamente in una cascina di un bosco, già questo prologo dicevo sarebbe bastato a un palato fine per fermare la proiezione e, al contrario, a un trashlover per sfregarsi le mani. Poi il capolavoro subito dopo il prologo con la didascalia " NON MOLTO TEMPO DOPO...", che ci ricorda, dopo il titolo del film, quanto tale Marfori abbia a cuore l' uso della nostra lingua.
Poi in vortice meraviglioso abbiamo le calze della protagonista, il divieto di pesca, il discorso di Nuvolari durante una pericolosa discesa atteaverso gli orti del paesello, teste tagliate appoggiando bastoni, carrambate in cui si rivedono padre e figlia, intere sequenze inutili come quella dell'acqua nera solo per dirci che nei sotterranei c'è una sorgente, mani tagliate ma braccia che si allungano, zombie forti come un 9enne, protagonisti che si amano ma l'Uomo Fango è geloso e vuole "amare" anche lui la ragazza, ma con una canna da pesca...
Il tutto in una magica atmosfera in cui si prova la stessa tensione che si avrebbe nell'affrontare un piatto di amatriciana troppo piccante. Trama con lo stesso senso che può avere uscire nudi in mezzo alla neve in pieno inverno a ballare l' hully gully. In definitiva la peggior cosa mai uscita da una telecamera dopo un matrimonio ripreso da mia madre una decina di anni fa.
Magnifico.
nevermind  04/01/2011 00:08:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Perdonami, per il mio commento ho deciso di usare una tua frase (citandoti) che mi ha fatto troppo ridere...

"Due ragazzi in cerca delle bellezze d'Italia, come itinerario passano da Venezia a "uno sperduto bosco"


ahahah
oh dae-soo  04/01/2011 15:47:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Più che perdono posso solo ringraziarti.

Insomma sei un compagno di sventure...
lampard8  26/01/2011 13:56:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
vedi che vuol dire a vedere i film che ti consiglio io:)
oh dae-soo  27/04/2010 11:40:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Spero si sia capita la battuta sulla canna da pesca...

KOMMANDOARDITI  27/04/2010 12:25:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Giusè,fidati, IL BOSCO è un capolavoro fellinian-kubrickiano paragonato a LA CASA DEL SORTILEGIO aka BOARDING HOUSE(di John Wintergate)!!
Quando avrai modo di gustartelo capirai perchè ,secondo me, dovrebbe diventare PATRIMONIO CULTURALE MONDIALE DELL'UNESCO...

Ah....esiste in dvd(edizioni Avo),ma non confonderlo coi vari Lenzi e Weston che hanno lo stessissimo titolo.

Ciao :-)
oh dae-soo  27/04/2010 13:59:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lo vedrò, ma ora dopo 4 fear itself e il bosco ho bisogno di un pò di bel cinema.... Ciao, a presto.