Requiem 8 / 10 20/02/2004 11:10:20 » Rispondi Il nuovo di Allen è il migliore che ha fatto da "harry a pezzi", cioè dal '97. Veramente un'ottima commedia, mi fa tanto piacere che Woody Allen , usi i soldi della Dreamworks di Spielberg per rivolgersi sicuramente ad un pubblico maturo ed europeo. E fa anche un' ottimo uso degli attori. Biggis, star di commediole sceme, imposto dai produttori, diventa il perfetto alter ego di Allen. E lui, il regista, si limita a una parte secondaria senza invadere troppo la scena e senza strafare. Il ritratto della figura femminile è stupendo, uno dei migliori, e la Ricci è praticamente perfetta.
Il film presenta tanti spunti narrativi, quelli che ricorrono + spesso in Allen , le nevrosi, la psicanalisi, il mondo dello spettacolo, gli ebrei. Non secondario una riflessione su tutti gli americani che si sentono sotto assedio, e che cercano protezione nell'acquisto di armi da fuoco. Il tutto con un forte pessimismo di fondo. Il film mi ha ricordato in alcune occasioni "provaci ancora, Sam" per l'idea di affiancare al protagonista un "suggeritore", "crimini e misfatti" nel suo pessimismo, "brodway danny rose", per quanto attiene al mondo dello spettacolo (la stessa vicenda del protagonista che lascia il suo agente era molto analoga), ma anche "Hannah e le sue sorelle" (la madre alcolizzata) e altre pellicole del periodo d'oro di Woody Allen.
Un gran film, non c'è che dire, quelli che adorano Woody allen , vedranno in questo film un grande ritorno al passato, anche se effettivamente fa un po' effetto vedere un'altra persona (biggis) fare le veci dell'autore. Però bisogna capire che ormai Allen ha anche i suoi anni e non può + permettersi di giocare a rimpiattino che con donne di 30 anni passa + giovani di lui ( come con Tea leoni nel precedente Hollywood ending)