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THE DREAMERS - I SOGNATORI regia di Bernardo Bertolucci

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Blutarski     3 / 10  30/10/2012 15:24:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film pretenzioso e autoreferenziale che cerca di evocare il clima del 68 parigino con una serie di luoghi comuni irritanti. Il film è un must nei cineforum da centro culturale più che sociale, dove poi ci si trova a discutere con un manhattan con olivetta sul significato della rivoluzione sessuale con sorrisi finti e pieni di boria. Piace soprattutto a giovani studentesse di lettere e filosofia che vogliono illudersi di sentirsi sofisticate e intelligenti perchè questa è Cultura mentre tutto il resto e spazzatura imperial capitalista amerikana.
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  30/10/2012 17:02:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A me aveva lasciato la stessa impressione quando lo vidi al cinema per la prima volta, poi però mi sono ritrovato a pensarci insistentemente, ed a distanza di tanti anni mi sono accorto che quello era un pensiero di affetto, ed a poco a poco ho imparato ad amarlo. Ma molti film di Bertolucci mi fanno questo effetto, dev'essere una cosa mia.
Blutarski  30/10/2012 18:05:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per me è successo il contrario, avevo 18 anni quando lo vidi al cinema e inizialmente ne rimasi colpito. Bertolucci è uno dei pochi registi italiani viventi che oggettivamente può vantare una certa autorialità riconosciuta in tutto il mondo. Il mio non è un giudizio su Bertolucci di cui ho apprezzato molti film, semplicemente questo film è la dimostrazione di come spesso la critica cerchi pretestuosamente di contraddire la massa perfino a costo di negare il ruolo che il cinema dovrebbe avere nella vita delle persone cioè o divertire o far riflettere oppure entrambe le cose. Quando diventa mero esercizio artistico parla ad una elitè ed è questo che fa godere la critica e incaxxare il pubblico.

Mi è capitato di vedere recentemente guildestern e rosencrantz sono morti e l'ho trovato di una bellezza straordinaria, esempio contrario di come si comunica l'arte anche allo spettatore meno preparato, usando la messa in scena e il fascino letterario, la ricercatezza e lo sberleffo, l'arte e la sua presa in giro, la tragedia e la commedia, la logica e il paradosso. Sono tutte cose che anche l'ignorante può comprendere, a patto che si sappia come comunicarli.

30 anni fa Ultimo Tango faceva scandalo e poteva anche costare la carriera al regista, era polemico e anche semplice, si scagliava contro i falsi moralismi e i giovani avevano di cui dibattere.
Oggi il coraggio è l'ultima cosa che serve per girare film come questo e l'utilità francamente non mi è chiara anzi vedo una riesumazione di tematiche consumate proposte acriticamente rispetto al dibattito sulla sessualità e sulle esperienze adolescenziali, non contestualizzate e forse messe in scena in maniera un pelino disonesta.
Blutarski  30/10/2012 18:10:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ps non 30 ma 40 anni cavolo come pass il tempo.
elio91  30/10/2012 19:06:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A me piaciucchiò. Ovviamente è uno dei film più brutti di Bertolucci, è solo che c'è Eva Green.
Blutarski  30/10/2012 19:47:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si si è pazzesca in questo film, concordo elio. Ci sono andato come al solito giù pesante come spesso mi capita quando sono come dire, in a bad mood.
Niko.g  30/10/2012 16:54:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai ragione da vendere, caro mio.

Blutarski  30/10/2012 18:08:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
;)
julian  30/10/2012 19:03:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
questo commento andrebbe inserito sul retro del dvd, così tutte le ragazzine che lo comprano per fare le ***** capirebbero finalmente cosa realmente sono.
Blutarski  30/10/2012 19:50:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
lol