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FOTOGRAFANDO PATRIZIA regia di Salvatore Samperi

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BenRichard     5 / 10  10/03/2018 15:59:14 » Rispondi
Il film tratta il tema dell'incesto ma secondo me lo fa in malo modo.
I due protagonisti in questione sono il fratello Emilio e la sorella Patrizia anche se quest'ultima essendo più grande assume un ruolo più simile a quello di una madre.
Il film parte anche abbastanza bene. Il personaggio di Emilio inizialmente è anche interessante, emarginato dalla società di suo volere, si sente a suo agio solo in casa perchè ha paura di quello che c'è fuori e riesce a soddisfare ogni sua curiosità attraverso la televisione (una chiara critica degli anni '80 sull'innovamento della tecnologia che porta le persone ad isolarsi).
Patrizia invece è l'opposto del fratello, una donna in carriera, con la voglia di vivere appieno la sua libertà e in questo cerca di condizionare il fratello ma viene risucchiata lei stessa in un vortice morboso, come se in quella casa ci sia un'aria malsana e parte così un gioco erotico fatto soprattutto di dialoghi in cui Emilio e Patrizia si provocano continuamente. Lei intrigata dall'immaturità, della giovinezza e dell'inesperienza del fratello. Lui affascinato dalle esperienze sessuali e dalla bellezza della sorella.
Durante il prosieguo della trama i due arriveranno ad avere un comportamento masochistico creando situazioni sessuali con altre persone con il chiaro desiderio di voler fare tutte quelle cose solo tra di loro ma che non è possibile fare essendo fratello e sorella.
Nelle scene finali si giunge ad un punto cruciale e il vero finale di film non è molto chiaro, và un pò interpretato.

C'erano tutte le carte in regola perchè questo film potesse dare di più, invece lo sviluppo e l'evolversi della trama non soddisfano più di tanto. Il personaggio di Emilio è si inizialmente interessante, ma per il resto è scritto piuttosto male, diventa solo un "...voglio andare a casa voglio andare a casa voglio andare a casa..." interpretato da un Lorenzo Lena alquanto dimenticabile, espressività facciale pari a zero...
Essendo catalogato come film erotico anche il livello di eroticismo è decisamente scadente.
Si salva in buona parte solo la bella e brava Monica Guerritore nel ruolo di Patrizia, dico in buona parte perchè anche il suo personaggio non è che sia scritto molto bene, è troppo finta, è fin troppo recitata la sua parte, allontanando il suo personaggio dalla realtà. Ripeto non colpa dell'attrice, brava nel suo ruolo, ma semplicemente scritto male.
Insomma in poche parole non è un pessimo film, si lascia guardare anche senza annoiare, ma finita la visione non rimane nulla. Si dimentica piuttosto in fretta.