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1997 FUGA DA NEW YORK regia di John Carpenter

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Giordano Biagio     9 / 10  26/08/2007 12:56:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esempio di film che insegna come fare suspense e creare forti tensioni in una banale trama fantascientifica. Basta fissare delle date di scadenza a una missione inserendo una morte automatica del protagonista in caso di fallimento.

Il film proietta nel 1997 qualcosa che si immagina nel 1981, anno di produzione del film, e tutto ciò che il film mostra e che poteva accadere in quella data non è accaduto a tutto oggi (fine 2007), è questo il limite del film.

Nelle date di ambientazione dei film di fantascienza occorre essere più prudenti (stesso errore in 2001 che pur è un gran film). Come minimo andava messo 2050 fuga da New York.

Il film mostra una New York desolata con le famose due torri che troneggiano pur saccheggiate di tutto e di cui una funge da piazzale di atterraggio per l'aliante dell'ex marine incaricato di salvare il presidente.

Gli alieni ,ex deliquenti, padroni della metropoli creano effetti di stranianza spettacolari perchè si immettono in una città che ci è ormai molto famigliare e che all'improvviso troviamo brutalmente cambiata e posseduta da esseri oripilanti. Questa idea spiega il coinvolgimento dello spettatore nel film e il successo che il film ha avuto nella critica mondiale.

Ritmo travolgente, ricchezza di situazioni tese, finale imprevedibile. Sceneggiatura di ottima fattura.
peter-ray  30/10/2007 17:38:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non potevi dare risposta migliore. Credo anche io che il motivo per il quale non l'ho più tanto apprezzato si questo. Doveva immaginarsi quello scenario almeno 50 più in là.