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1997 FUGA DA NEW YORK regia di John Carpenter

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Larry Filmaiolo     4 / 10  30/01/2011 15:12:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
John Carpenter: faceva scalpore negli anni 70/80, ora ti metti quasi a ridere davanti a film come questo e capisci che alcuni capolavori mantengono nel tempo la loro forza, altri la perdono e cadono nel ridicolo. Ad esempio questo film 30 anni fa poteva essere divertente, innovativo, quello che volete: avendolo visto solo un anno fa, mi è sembrata una storia delirante, assolutamente inverosimile, risibile, come se fosse stata scritta in 2 giorni da un ragazzino di 12 anni. Recitazione scarsa (dispiace per il mitico Van Cleef!), Russel fa tanto il figo ma non basta. Finale affrettato.
In conclusione un prodotto di consumo di massa abbastanza inutile; non certo un capolavoro.

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Inn10  16/10/2012 15:47:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quoto in pieno. Anch'io l'ho rivisto dopo anni e mi aspettavo chissà che capolavoro dato che non lo ricordavo proprio e invece...grande delusione. Cmq scegliere NewYork come carcere come direbbe fantozzi è proprio una BOIATA PAZZESCA. Strano che la maggior parte delle persone di questo forum non l'abbiano considerato.
scantia  30/01/2011 17:33:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sei un po' troppo severo, il tempo non passa solo per i veri capolavori, per tutto il resto è una mannaia inevitabile.
Secondo me gli elementi che identifichi come positivi 30 anni fa (divertente, innovativo, direi anche ironico) ancora oggi sono assolutamente evidenti.
la storia che consideri risibile ed inverosimile, oltre ad essere uno dei primi esempi cinematografici di visione cupa e pessimistica del futuro, è al tempo stesso un'ironica rappresentazione esasperata della violenza urbana che in quegli anni devastava la città di NY, di cui Carpenter fornisce una visione allucinata (troppe pellicole devono molto alla messinscena di questo film!!) ma pericolosamente profetica.
Può non piacerti il risultato, ma la definizione di "inutile prodotto di consumo di massa" che userei per prodotti alla Emmerich, mi sembra eccessivamente penalizzante.
Larry Filmaiolo  30/01/2011 20:47:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
condivido sicuramente quando dici che "(troppe pellicole devono molto alla messinscena di questo film!!)" moltissimi film dagli anni 80 in poi si rifanno a questo, e l'unico merito che gli riconosco è quello infatti di aver dato origine al filone "città nel caos"; tuttavia non lo definirei profetico, in quanto un conto è rendere la violenza che pervade le strade di una città che sta marcendo, un altro è pensare che uno dei più importanti agglomerati urbani d'America si trasformi in un carcere (!?) per arginare la criminalità. A me è sembrata un po' infantile come idea. C'è di peggio ovviamente, come hai detto tu Emmerich arriva ancora più in basso. Io mi aspettavo molto da questo film vista la sua popolarità e il successone che ha avuto all'epoca; sono stato deluso e forse questo influisce sulla mia valutazione. Inoltre mi dispiace ma non vedo nulla di più profondo dell'intenzione di far soldi sulla massa in questa pellicola. Ehhh che ci vuoi fare son gusti!