caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

1997 FUGA DA NEW YORK regia di John Carpenter

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Niko.g     6 / 10  17/11/2015 18:20:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' talmente "fuga da New York" che è stato girato a Saint Louis.
La città è una giungla distopica e la messa in scena è di quelle che non si dimenticano, così come i piani sequenza, strumenti fascinosi in mano al bravo Carpenter. Fine dei complimenti, perché per essere un film d'azione la tensione scarseggia, per colpa di dialoghi scialbi e personaggi caricaturali che creano disarmonia. Lo stesso Kurt Russell appare sottotono nel ruolo dell'antieroe disadattato e nichilista (robetta in confronto al mood che Sylvester Stallone avrebbe dato, di lì a poco, a Rambo).
Buffa la locandina italiana con l'occhio cecato sbagliato. Il resto della Statua della libertà, invece, è finito nella locandina di "Cloverfield", che omaggia indirettamente il film.
Filman  17/11/2015 23:58:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dico la mia, se c'è spazio ;)
Parto dicendo che dialoghi scialbi non li vedo, visto che è in tutto e per tutto un film socio-politico, e l'espressività del film naviga in un mare di simbolismi e metafore non solo propri della messa in scena ma anche del mezzo didascalico al quale Carpenter non ha mai rinunciato.
I personaggi più che caricaturali sono fumettistici ma li trovo assolutamente funzionali al contesto creato così come sono. Lo sono anche quelli del sequel/remake "Escape from LA" che è una mezza ciofeca di film. Figuriamoci...
Kurt Russell poi in questo ruolo è diventato più cult del film stesso, non scherziamo. L'inespressività di Rambo sarà anche funzionale al mare di piombo e fuoco fine a sé stesso di "First Blood", però qui il protagonista è oggettivamente più iconico, ma semplicemente perché più spesso.
Niko.g  18/11/2015 17:43:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Prego, si accomodi pure :)
Se mi introduci nel film dicendomi che nel 1988 l'indice di criminalità negli Stati Uniti ha raggiunto il 400% e che quella che un tempo era la città di New York adesso è diventata il carcere di massima sicurezza per l'intero Paese, io poi non mi aspetto delle macchiette scapigliate che camminano come degli scimpanzé e che non creano alcuna tensione degna di nota. Intendo dire che c'è disarmonia tra l'ambiente cupo che ci viene rappresentato e i personaggi che lo abitano.
Non mi pare che l'interpretazione di Kurt Russell possa soltanto avvicinarsi a quella di Stallone in "First Blood", dove l'anima lacerata in modo indelebile dall'esperienza del Vietnam, la sofferenza e la rabbia, trasudano da ogni fotogramma. Oppure a quella di Brandon Lee ne "Il corvo", altra icona di spessore.

Filman  20/11/2015 14:08:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hanno risposto per me gli altri due utenti XD
Comunque, il film non ha mai una situazione estremamente drammatica IN SUPERFICIE. Altrimenti anche le atmosfere, gli effetti visivi e le musiche un po giocose (così come risultato i caratteri di protagonisti e comparse) sarebbero stonati.
E invece la messinscena di Escape from New York è moderna e tangibile tutt'ora.
L'effetto caricaturale vuole essere l'estremizzazione di una visione contemporanea, quindi è una funzione voluta e anche riuscita, eufemisticamente parlando.

Invece la serietà che tu vedi nel protagonista di Rambo è pura ignoranza. O vogliamo parlare di quanto stoni se messo alla pari del De Niro in "Taxi Driver"? Vediamo, da una parte abbiamo un essere colpito nell'inconscio, ferito nell'anima e condotto in una situazione contemporanea a lui estranea.
Dall'altra abbiamo uno che ha trovato la scusa per fare azioni impossibili e mai verosimili.
E sarebbe Kurt Russell la figura caricaturale?
Niko.g  20/11/2015 16:05:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Amigo non mi fare il gioco delle tre carte però. Adesso che c'entra De Niro? Il confronto non è tra Stallone e De Niro, ma tra Russell e Stallone. Un confronto che ho tirato in ballo esclusivamente per citare un antieroe uscito l'anno successivo e che può meritarsi il titolo di ICONA (è chiaro che non sto confrontando i due film, come tutti gli utenti di media intelligenza hanno compreso).
Se Rambo è arrivato ai giorni nostri attraversando due generazioni e ancora tira come un mulo, sarà anche merito dell'interpretazione di Stallone o no? Se poi mi vuoi costringere a fare una classifica delle icone allora ti dico che il De Niro di Taxi Driver è al top, ma non era mia intenzione mettermi a fare la classifica dei migliori antieroi della storia del cinema.

E perché mi parli della messa in scena, quando ho detto che la trovo INDIMENTICABILE? Ti ricordo che la messa in scena è tutto ciò che riguarda l'allestimento (luci, arredi, ambiente).
Le caricature le ho viste in certi personaggi, come per esempio il tassista o il braccio destro del Duca, che sono un po' imbarazzanti rispetto al contesto e all'atmosfera (che non mi pare leggera, come non mi pare giocosa la colonna sonora, piuttosto alienante direi).
scantia  22/11/2015 16:42:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Secondo me Rambo tira per lo stesso motivo per cui tira il gladiatore: fa leva su una retorica di superomismo un po' coatto ed esaltazione da cartone animato giapponese, un eroe monolitico che combatte il male assoluto privo di sfaccettature.
Molti se lo portano dietro come eroe dell'adolescenza, ma superati i trent'anni difficile non accorgersi dell'ottusa superficialità che emana in ogni dialogo o in ogni scena che si vorrebbe improntata su registri drammatici.
Sicuramente sa fare le va su aspetti istintuali, unico merito che riconosco alla produzione cinematografica di Stallone (se di merito si può parlare...).
Però sui meriti interpretativi di Stallone io soprassederei...
Niko.g  22/11/2015 18:55:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Concordo sul coattume sparso, ma parlare di ottusa superficialità di ogni dialogo mi pare azzardato.
Più che sugli aspetti istintuali, Rambo fa leva sull'incarnazione di un archetipo e gli archetipi sono espressioni dell'inconscio collettivo (contrariamente a quanto pensava Freud che era fissato con la sessualità infantile). Questo forse spiega meglio il perché le favole, i miti e... Rambo, abbiano un successo insensibile al passaggio del tempo.

Per tornare al coattume, ti faccio notare che anche Jena Plissken fa il bulletto (anche se rischia di suonare patetico)
https://www.youtube.com/watch?v=f9kC7Emyw8A

scantia  23/11/2015 17:54:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma tu ce lo vedi Stallone seduto a tavolino che "...per questo film vorrei ispirarmi a certi elementi junghiani a me particolarmente cari..." :-)
Niko.g  23/11/2015 18:41:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Da quello che si dice in giro, pare che durante i massimali di squat si caricasse mentalmente con queste riflessioni :D
scantia  23/11/2015 17:56:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
p.s.
sì fa il bulletto, ma Carpenter a differenza di Stallone sa bene cosa sial'ironia.
Filman  22/11/2015 10:02:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nono quale gioco delle 3 carte, hai frainteso il mio intento :D

Il mettere accanto De Niro di Taxi Driver voleva mostrare come nello stesso contesto quest'ultimo fosse VERAMENTE un'anima lacerata in modo indelebile dall'esperienza del Vietnam, piena di sofferenza e rabbia, e come Stallone invece sia una maschera monoespressiva che serve a creare un mare d'azione.
Per me Kurt Russell è superiore a Stallone come capacità recitativa, ma a parte ciò, anche se Snake Plissken nel film fa una parte caricaturale (vogliamo chiamarla così? E chiamiamola così!) il suo personaggio è la rappresentazione estrema di un pensiero socio-politico liberatorio di John Carpenter.
E quindi un personaggio sicuramente con più senso di Rambo secondo me.

In realtà Rambo è un personaggio più iconico di K.Russell in Escape from New York e mooolto più iconico di De Niro in Taxi Driver (quanti si ricordano il nome del suo personaggio?), e su questo hai pienamente ragione, ma probabilmente non per i motivi che citavi...
Gruppo STAFF, Moderatore Kater  22/11/2015 16:28:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
DOMANDA: Mera curiosità personale: come fate a risalire all'account originale di un troll? XD

RISPOSTA: Ma ti aspetti veramente che te lo dica? ;-)
Filman  22/11/2015 18:11:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La curiosità di sapere se il vostro superpotere fosse innato era troppa... mmm per logica direi che avete un dispositivo segreto che vi permette di spiarci ogni ora di ogni singolo giorno, e del quale non puoi far parola per la tua incolumità! :D
Gruppo STAFF, Moderatore Kater  22/11/2015 20:10:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ci sei quasi. In realtà è per la TUA incolumità che non ne faccio parola, perchè chiunque ne viene a conoscenza si ritrova subito braccato da un'organizzazione malvagia finchè non sopraggiunge la morte che, naturalmente, APPARE casuale, come nella migliore tradizione ;-)
scantia  18/11/2015 15:01:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
vabbè anche 2001 non è girato su Giove ma ai Pinewood...la magica finzione del cinema!
Io invece trovo l'ironia caricaturale dei personaggi, comunque molto misurata, come uno dei punti forti del film, perché l'assunto di partenza (la violenza incontrollata di NY la porterà a diventare un carcere abbandonato a se stesso) è già talmente esagerato da non richiedere ulteriore drammatizzazione dei personaggi, che finirebbe comunque per stonare.
Proprio in antitesi con l'incapacità cronica stalloniana di raccontare personaggi esagerati, al di fuori della realtà, ma prendendosi sempre maledettamente sul serio.
Per restare nell'esempio da te citato, nella pretesa narrativa di raccontare una realtà drammatica attraverso un anti-eroe, finisce per sfociare involontariamente nel ridicolo, con un superman capace da solo di tenere testa ad un esercito di poliziotti (sì parlo del primo Rambo, non dei successivi). Con Jena questo pericolo non lo corri.
Niko.g  18/11/2015 17:54:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
C'era un velo d'ironia nella "fuga da Saint Louis". E' chiaro che la cosa è di scarso rilievo.
Per quanto riguarda i personaggi, generalmente ciò che stona è una movenza o un atteggiamento non in linea con la situazione o l'ambiente in cui si manifesta. Va bene il fumetto, ma anche nel fumetto ci vuole l'uniformità degli elementi. L'antagonista poi mi pare abbia poca forza narrativa e se in un film come questo togli forza all'antagonista, tutta la storia ne risente. Non ho mai percepito un "reale" pericolo per Jena.
In Rambo (sempre il primo si intende) sembra che accada proprio quello che dici tu, ma qui mi permetto io di dire: la magica finzione del cinema! Se l'azione ha il potere di generare pathos e di distoglierti dall'improbabilità della situazione, allora sei nella centrifuga della magia del cinema e credo che Rambo possa vantare una storica sospensione dell'incredulità, cosa che non si può dire di "Commando" per fare un esempio lampante di "caduta nel ridicolo" e che però, a suo modo, funziona anch'esso.
ferzbox  18/11/2015 17:55:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
...ma poi sono due film completamente diversi....ma proprio completamente......da Carpenter te le aspetti queste cose, inoltre il carattere di Jena, sin dall'inizio, ti fa capire che il film gioca su un contrasto di serietà ed ironia che da una parte inquieta......credo che Niko cercasse qualcos'altro e si è concentrato poco su quello che voleva dare Carpenter....GROSSO errore.....poi va bhè, purtroppo "1997 fuga da New york" è una pellicola che oggi risulta un pò datata dalle nuove generazioni a causa di uno stile narrativo ormai quasi abbandonato....sfortunatamente.....