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FULL METAL JACKET regia di Stanley Kubrick

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Invia una mail all'autore del commento piernelweb     10 / 10  25/11/2007 20:13:55 » Rispondi
Strutturato in due parti distinte questo ennesimo capolavoro del geniale Stanley è una profonda riflessione sul rapporto fra l'uomo e la guerra. La prima mezzora, ambientata al campo di addestramento dei marines di Parris Island, è la narrazione eloquente della simboloca spogliazione dalle vesti civili, la fase della creazione di soldati, non più uomini, "born to kill". Il ritmo vertiginoso dettato dai tempi e dai modi di addestramento del sergente Lee Ermey (interpretazione eccezzionale) disegna la prova di forza mentale, virile e fisica tragicamente necessaria per affrontare il campo di battaglia. Kubrick celebra l'inadeguatezza dell'uomo alle armi attraverso il dramma del soldato palla di lardo, vittima più che carnefice di fronte all'atto bellico. Il resto del film che si svolge in Vietnam, restituisce l'abilità tecnica di un Kubrick padrone degli spazi e degli scenari bellici che sublima nella lunga sequenza del cecchino, straordinaria per intensità e crudezza. Il soldato Jocker, nel famoso finale, cederà anche lui alle regole della battaglia perdendo quello scampolo di integrità morale che ancora custodiva con orgoglio. La fine della dignità, la sconfitta dell'uomo nei confronti di sè stesso.