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FULL METAL JACKET regia di Stanley Kubrick

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draghetta1989     9½ / 10  22/06/2011 12:06:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
uno dei più grandi capolavori di guerra mai creati, non era certo semplice riuscire a portare sullo schermo qualcosa di originale sul Vietnam dopo Apocalypse now ma il maestro ce l'ha fatta, come al solito... bisogna cmq dire che full metal jacket non è propriamente un film sulla guerra del Vietnam, chi si aspetta questo resterà deluso, ma è un film sugli effetti che la guerra inevitabilmente provoca sulla mente umana e sul "sistema" ed è un concetto che vale ovviamente per tutte le guerra anche se in questo caso si parla del Vietnam. credo che Kubrick si proponesse prima di tutto di realizzare un prodotto antimilitarista e che presentasse il "sistema di disumanizzazione dell'uomo" durante un conflitto; questo percorso di disumanizzazione, ma anche di omologazione di ogni "buon soldato", lo si nota fin dalla prima sequenza con il taglio dei capelli e va avanti per tutto il film, potrebbe sembrare a prima vista che le due metà della pellicola siano slegate tra di loro, che siano quasi due film diversi, ma non è così: il percorso inizia dall'addestramento nel corpo dei marines e culmina con il "rito" finale dentro il dramma della guerra dove l'uomo diventa assassino senza più appelli. il diventare assassini in fondo è lo scopo ultimo di ogni cosa in questo film, è il solo obiettivo dello stesso addestramento e l'unico fatto che rende duri e importanti, nonché veri servitori della patria. l'ironia e la denuncia soprattutto sull'inutilità della guerra in FMJ è potentissima e la si scorge fin dal principio, fin dalle prime apparentemente divertentissime battutacce del comandante verso i suoi allievi, in particolare palla di lardo, ma in realtà anche la prima parte del film è tutto fuorchè divertente, il sorriso muore sulle nostre labbra prima ancora di nascere... la seconda parte del film per alcuni perde di mordente e questo potrebbe anche essere vero ma solo in realtà per i venti minuti centrali, quelli dell'arrivo di Joker in Vietnam quando ancora deve delinearsi il tutto, in effetti in questo punto la regia è forse un po' confusionaria nonostante accadano cose davvero importanti (le interviste o il soldato pazzo che spara senza motivo sui contadini che lavorano nei campi) e non si riesce bene a capire dove si stia andando a parare ; è solo questione di poco però perchè la regia tornerà su altissimi livelli negli ultimi memorabili 30 minuti con il cecchino che da soli valgono forse l'intero film. un finale carico di tensione, evocativo e angoscioso, oltre che simbolo della mortificazione ultima dei soldati, la perdita di ogni dignità e il raggiungimento della qualifica di assassini: joker in tal senso ne è l'emblema. straordinaria anche l'ultimissima sequenza con i soldati che marciano nella notte, una scena triste, dolorosa e fortemente pessimistica, sembra voler ricordare che le guerre non avranno mai fine, che quella marcia durerà inesorabile per sempre, epoca dopo epoca. è stato sicuramente coraggioso anche se la guerra nel 1987 era finita da un po', mettere in cattiva luce l'intervento dell'america nel conflitto, un intervento che kubrick dipinge come esclusivamente ipocrita, vile e meschino, con il solo obiettivo di trarne profitti personali e per nulla votato alla libertà del popolo vietnamita, questa era solo la scusa di "facciata". davvero un prodotto eccellente sotto tutti i punti di vista; mezzo punto in meno appunto solo per quei venti minuti centrali che rendono la visione un po' fiacca, un piccolo abbassamento di tono. tra la filmografia di kubrick sulla guerra il 10 è solo per orizzonti di gloria.