-Uskebasi- 9 / 10 05/12/2014 16:13:15 » Rispondi Esiste una parola per spiegare la perfezione di ogni inquadratura, potenziata al massimo possibile da un senso della profondità unico e da una fotografia per la quale non conosco aggettivi che le rendano giustizia. La parola inizia per K e finisce per k. Inizio travolgente che si dilata per l'intero addestramento, poi una leggera flessione, forse dovuta solo al fatto che in scena non ci saranno più Vincent D'Onofrio e Ronald Lee Ermey, quest'ultimo semplicemente mostruoso, facilitato perché nei panni di se stesso (lui è un militare prima di un attore). La seconda parte è dedicata alla guerra, alla verifica sul campo di tutto quell'allenamento fisico e mentale. Le macchine da guerra sono pronte, i marines muoiono, ma il corpo dei marines non morirà mai, perché in questo mondo la violenza è necessaria. Rimarrà sempre e comunque la contraddizione, l'eterno dualismo dell'uomo, con la Pace nel cuore e un "Born to Kill" in testa. Allora soldato Joker, il momento è arrivato. Sei veramente nato per uccidere? O sei forgiato per questo...
-E tu che scusa hai?! -Signore scusa di che Signore!? -Le domande qui le faccio io fino a prova contraria sono stato chiaro?!! -Signor Si Signore!
-Quanto sei alto soldato?!! -Signore 1,73 Signore! -Un metro e 73! Prima non facevano pile di mèrda così alte!
-Da dove càzzo vieni comunque soldato!? -Signore Texas Signore! -Strano. Io ho sempre saputo che nel Texas ci nascono solo tori e checche soldato Cowboy. Tu l'aria del toro non ce l'hai neanche un po' e quindi il cerchio si restringe. Tu succhi càzzi!? -Signor No Signore! -Ci soffi dentro per gonfiarli!? -Signor No Signore!
Ma il miglior approccio è quello con Palla di Lardo: