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CENERE E DIAMANTI regia di Andrzej Wajda

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pier91     9½ / 10  02/10/2011 03:11:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Spoiler presenti.

Non è facile addentrarsi nel terzo capitolo della trilogia wajdiana. Il contesto storico delle vicende è difficile da inquadrare e alcune figure secondarie stentano a trovare una logica collocazione nella mente dello spettatore. Ciò nonostante "Ceneri e diamanti" è un film straordinario, un ritratto umano viscerale ed ambiguo, specchio di una nazione distrutta ma sopravvissuta, di un popolo che cova insieme rancore e speranza. Accusato ai tempi di calligrafismo, in realtà vanta un equilibrio fra intuizioni formali ed intensità narrativa che ha del miracoloso.
Si è di fronte ancora una volta ad un incantevole cinema del contrasto. La dicotomia fra candore ed efferatezza, già preannunciata dal titolo, trova il suo mediatore ideale nel personaggio di Maciek (bravo e molto bello Cybulski). Giovane studente universitario, durante la rivolta di Varsavia ha vissuto nelle fogne (palese il legame con "Kanal") per poi votarsi totalmente alla causa anticomunista. La sua epopea interiore è come racchiusa fra due atti di violenza, l'uno compiuto con autentico convincimento, l'altro con rassegnata passività. La svolta è costituita dall'incontro con una ragazza fragile e sfiduciata. E' lei il barlume di Bellezza che Wajda accende nella tragedia, ovvero il diamante nella cenere. Eppure, quando il lenzuolo bianco si macchia del sangue di Maciek, appare chiaro quanto lo sguardo del regista sia disilluso, irrigidito in un nichilismo dalle radici profondamente autobiografiche. Memorabile l'ultima inquadratura, istantanea di sconfitta e morte che lascia il segno.

" …dalla vampa consunto ignori se dal fuoco avrai libertà agognata
o se tutto ciò che ti appartiene andrà disperso
o se dell'essere tuo non resterà che cenere sparsa che il vento dissolve
o se nella cenere ascoso non resti un diamante
che splende luminoso come luce di vittoria"