Goldust 7 / 10 12/07/2013 17:40:36 » Rispondi La lotta per la libertà in un noir cupo e pessimista, fortemente influenzato da quegli echi espressionisti dei quali Lang è stato un maestro. A dire il vero lo script ha più la struttura del gangster-movie, ha qualche buco di troppo dovuto probabilmente ai tagli di produzione e, fatto ben più grave, nella versione italiana i dialoghi non sempre corrispondono alle azioni dei protagonisti.
Taylor infatti uccide il cappellano e poi fugge; nella versione italiana si parla solo di ferimento, ma fa tutta la differenza del mondo.
L'errore più pacchiano lo commette però il regista stesso con il tentativo di dipingere il protagonista come un povero Cristo messo ai margini della società per sfortuna o comunque per errori non a lui imputabili, sperando in questo modo di far breccia nella simpatia del pubblico. La si può avere forse per la moglie, ma per lui proprio no; al massimo un pò di pietà.