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KILL BILL - VOLUME 1 regia di Quentin Tarantino

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Woodman     9 / 10  30/07/2013 18:23:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' un capolavoro conturbante e geniale.
Lady Snowblood + Sonny Chiba + Ennio Morricone + Bernard Herrmann + Anime + Meiko Kaji + Blaxpoitation + Exploitation + Serie tv americane anni '60/'70 + Epica del trash + Uma Thurman + un'infinità di altri ingredienti = Kill Bill vol.1
Ovvero una storia di furibonda vendetta. Tarantino è davvero un burattinaio folle e innamorato del cinema che ci offre una parabola in cui la realtà -parafrasando le sante parole del Morandini- è il cinema stesso. Un viaggio fra labirinti d citazioni e lezioni di cinematografia, deliranti sequenze di combattimento con giostre di violenza psichedelica e situazioni sospese fra kitsch e paradossi. Un'odissea interrotta che riesce ad essere cupa come il cielo notturno e al tempo stesso variopinta come un arcobaleno. L'universo di Tarantino è l'amore per il cinema. E lui, con tutta la presunzione del mondo, indubbiamente, ma anche con sfarzo, gusto e passione ci regala la prima metà di questa sua visione di fare e di amare il cinema a 360 gradi nella sua espressione più pura. E' al tempo stesso ancora di più che un omaggio al cinema stesso, è un esercizio sperimentale in cui le sorprese non finiscono mai. Destrutturazioni narrative, conversazioni impagabili, mix di stili e tradizioni dello spettacolo nipponico o cinese, colore virato e bianconero, anime, scelta della colonna sonora accuratissima (si pensi a tutti i rimaneggiamenti in gran parte dei brani per farli adattare al meglio alle immagini - "Don't let me be misunderstood" dei Santa Esmeralda sul duello notturno nel giardino innevato, il tema di "Sette note in nero" di Vince Tempera dall'omonimo film di Fulci mentre sale la suspence in ospedale, "Death rides a horse" di Morricone sulla prima scena splatter al ristorante etc.) sono solo alcuni degli espedienti utilizzati da Tarantino per portare a compimento la sua grandiosa, epica opera, ormai un classico inconfondibile, un film per forza di cose inimitabile. Uma Thurman semplicemente divina, un'attrice titanica, che ,come se non bastasse, dimostra ancora una volta di avere uno charme tale da poter competere con tutte le altre attrici del pianeta. La doppia egregiamente Chiara Colizzi. Entusiasmanti le prove di Lucy Liu e di Daryl Hannah. Come in tutte le occasioni speciali, in film decisamente belli dove compaiono attori decisamente leggendari, è chiamato il mostro sacro di Adalberto Maria Merli (voce di McDowell in "Arancia meccanica", di Billy Bob Thornton in "L'uomo che non c'era" e soprattutto di Clint Eastwood in "Million dollar baby") a doppiare l'immortale David Carradine nei panni dell'invisibile Bill Gunn. Occorre citare anche la Gogo di Chiaki Kuriyama, un villain memorabile. Ma poi il vedere progressivamente svilupparsi l'idea apparentemente debole del narrare di una donna ferita (in ogni senso possibile) che si mette sulle tracce dei killer suoi ex compagni, si fa forgiare una katana preziosa da un celebre e misterioso maestro artigiano, legato al suo "parassita" da un passato legame allievo-maestro, indossa una tuta giallo-nera in onore di Bruce Lee e si sbarazza gustosamente di una marea di cattivoni al soldo della sua prima vittima.. è un'esperienza di strano e raro coinvolgimento cinematografico. Non si tralascia nemmeno l'aspetto psicologico, e l'analisi delle figure di contorno, dei tormenti e dell'onore, della grandezza o della piccolezza dei personaggi (penso ad Hattori Hanzo o alla dolente e tosta assassina O'Ren), chenel Vol.2 sarà ancora più grande e tangibile. Galleria colorita di attori da tappezzeria, tipo Michael Parks. Tempo addietro lessi lo script originale trovato su un ricchissimo sito ed ebbi modo di verificare come anche tutto lo scartato (maggiore dialogo fra i due poco di buono all'ospedale, l'episodio della vendetta di Yuki, sorella di Gogo etc.) fosse materiale ottimo e ben strutturato. Scrupolosissimo, folle Tarantino. Se si ama il cinema non si può non vedere, anzi, gustare Kill Bill. Perchè è proprio questo, Kill Bill, un'esagerazione sublime. Orchestrata in modo da avere un taglio quasi mainstream, e quindi uscita dai circuiti degli appassionati e dei cinefili più tosti e esposta agli occhi del grande pubblico, il quale ha riservato giudizi che, positivi o negativi, sono incredibilmente tutti condivisibili. Non so, mi pare grandezza questa, che altro? Film da isola deserta, film capace di tutto, film controverso, film utile, film epocale, film pastiche contorto e pittoresco fotogramma dopo fotogramma.
Film.
ferzbox  20/08/2013 02:15:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Commento meraviglioso....sono senza parole...