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CANTANDO DIETRO I PARAVENTI regia di Ermanno Olmi

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amterme63     8 / 10  27/11/2013 21:26:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non è un film facile. A me però è piaciuto molto.
Si compone di due parti. Nella prima si presenta la struttura dell'opera ed è quindi una parte "tecnica". In effetti si può rimanere un po' interdetti perché non si capisce dove il film voglia andare a parare. E' invece una parte importante, perché stabilisce la chiave con cui va letta la seconda parte.
Ciò che viene messo in maggiore evidenza è la natura artistica e di finzione con cui va interpretato il materiale del film. Ciò avviene tramite la figura del narratore, gli inserti di teatro filmato e la mescolanza di oggetti presenti (un orologio, gli occhiali moderni) nel contesto storico del XVIII secolo in Oriente.
Questa prima parte è molto spezzettata, un po' confusa e stranamente con un ritmo convulso (tantissimi stacchi e molte inquadrature, montaggio libero), un po' inusuale per Olmi. E' comunque molto suggestiva e significativa.
L'inquadratura della storia come qualcosa di fantastico ed esemplare aiuta a capire meglio il taglio sincopato e quasi simbolico che viene dato alla seconda parte. Si accetta meglio la semplificazione della storia e la riduzione del carattere a personaggio. Allo stesso tempo acquista forza ed efficacia il messaggio che sottintende un po' a tutto il film: una forte critica dei potenti e dei governanti, visti quasi come peggiori dei pirati, che perlomeno agiscono a viso scoperto e in maniera diretta, senza il paravento del denaro e del potere. Alcune scene e alcuni discorsi sono chiari a proposito. Tra l'altro lo spettatore è portato quasi a simpatizzare e a identificarsi con i pirati (fra cui "milita" anche il narratore).
Anche se Olmi tratta di pirati e di gente di armi, alla fine condanna la violenza e si schiera a favore della pace e del perdono.
Questa seconda parte si svolge con ritmo più lento e contemplativo. Tra l'altro è di rara bellezza visiva, qualcosa di meraviglioso per i paesaggi, le ricostruzioni delle navi e per gli interni e le scenografie. Veramente bravo Olmi.
Riuscita e convincente secondo me anche la resa del mondo orientale. Non c'è pretesa di fedeltà, tanto più che il narratore è un occidentale, come dire: la storia è vista tramite i nostri occhi. E' poi è una finzione artistica e quindi si può derogare.
Stentavo a riconoscere Bud Spencer. Molto bravo in quel ruolo. Complimenti però a tutti gli attori.
Veramente un bel film.