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CATERINA VA IN CITTA' regia di Paolo Virzì

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Invia una mail all'autore del commento emmepi8     8½ / 10  27/01/2007 17:45:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Commedia intelligente, attuale: commedia all'italiana, senza essere una ricopiatura della vecchia anni ' 60, ma una progressione naturale di oggi. E' questo il nostro cinema, dobbiamo andare avanti tenendo conto delle nostre basi.Oltretutto il pubblico capisce questi nostri connotati e li premia.
Trama simbolica evidente, ma non appesantantita. La parobola della grande città a confronto con il piccolo paese regge molto bene, perché in fondo è la realtà delle cose.I ceti diversi, ma ambedue sbagliati e morti fin dagli adolescenti che ne fanno parte. La ragazzina rappresenta la fiducia che la gente vera ha nei riguardi della società.
la presa diretta in certi momenti rende male.. o forse era colpa del cinema , non so.. la voce più distinguibile era quella di Castellitto
Un Virzi' senza complessi, affronta il tema, pur essendo schierato, con una critica ad armi pari, e questo gliel'ho dobbiamo riconoscere. E' un artista che non si è vincolato ai suoi pricipi politici, perché, purtroppo, ne riconosce i limiti.Si muove molto bene fra gli attori, tutti molto bravi senza farsi intappolare dai giogionismi, a parte un po' Castellito.
Sergio Castellitto. personaggio perdente , fallimentare, che porta la famiglia al mutismo assoluto, ma che alla fine riesce a fare l'unico gesto possibile.Castellitto fa molto bene, ma alle volte ci marcia un po' troppo
Margherita Buy. di una bravura eccezionale, in un personaggio a cui non avrei mai pensato.Jeanne Moreau ha detto: Non esistono piccoli ruoli per un attore, esistono piccoli attori... come volevasi dimostrare