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CATERINA VA IN CITTA' regia di Paolo Virzì

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vito corleone     7 / 10  27/11/2007 14:28:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Finalmente un film che ricostruisce le realta' dei ragazzi delle medie tra 12 e 13 anni.
Ridicolizzazione di studenti che a quest'eta' cominciano a dividersi quasi in "clan" a seconda della scelta di ascolti musicali,modo di vestirsi e adesione politica quasi sempre legata ad un'estrema destra o a un'estrema sinistra di cui non si conosce un minimo di storia e di ideale politico vero.
Ricordo che anch'io a quell'eta' avevo la classe spaccata tra fascisti e comunisti,tra parioli,coatti e zecche,tra metallari e cultori della musica da discoteca.
Il film sottolinea l'ignoranza di questi ragazzi e lo spaesamento ed il disinteresse per i vari legami descritti di Caterina,ragazza di paese figlia di un padre causidico e sostanzialmente scemo (a parte il discorso che fa quando vede i genitori di daniela e margherita stringersi la mano in cui si rende conto dei vizi e del potere del denaro e della fama) e di una madre resa nevrastenica dal marito e succube di esso.
Buona l'interpretazione di castellitto secondo me migliore della buy.