Afterhours 7 / 10 31/10/2003 19:03:40 » Rispondi Venerdi sera ho assistito alla prima tarquiniese di "Caterina va in città", il film di Paolo Virzì girato tra Montalto di Castro e Roma. Il film in sè non è male, ma ho avuto la sensazione che si trattasse di un immenso luogo comune. Il mio giudizio resta positivo, anche se da montaltese non posso proprio essere soddisfatto. Montalto non è davvero un paese "chiuso" e non sarebbe stato difficile arrivarci dal momento che, essendo un posto di mare, noi abitanti siamo spesso in stretto contatto con "gente di città". Facendo autocritica, potrei anzi ammettere che i giovani di Montalto sono tra quelli che nell'interland viterbese hanno più di tutti "la puzza sotto il naso". Mi sembra estremamente "stereotipato" dunque descriverci come se fossimo gli abitanti di "Cellere" (senza offese). Da sottolineare per la serie "chi lo conosce lo sa", la pregevole interpretazione di Uccio, di gran lunga superiore ai vari Amerigo, Ciavattinni, Don Walter, ... Complessivamente il film di Virzì mi è piaciuto.
kassovitz 01/11/2003 16:01:40 » Rispondi Non offendere Cellere, anche se noi montaltesi siamo superiori.
Un montaltese con la puzza sotto il naso
abacab 01/11/2003 19:04:25 » Rispondi Guarda che a fare una orribile figura è la città, in questo caso Roma, ma potrebbe essere una qualsiasi grande città popolata da gente adulta e giovane fiori di testa, con una vita piena di nevrosi e di stereotipi.Il film è di un realismo allucinante,naturalmente un po' forzato ma non distante dalla verità.E' la "provincia" con la sua vita ancora sana anche se forse un po' ingenua che ci fa una figura migliore.La vera protagonista positiva del film è proprio Caterina.