Rosette 7½ / 10 12/11/2010 12:56:51 » Rispondi Di solito odio i film italiani, fatta eccezione per Benigni e (a volte) Pieraccioni. Ma Caterina va in Città devo dire che mi ha molto colpito. La prima volta che l'ho visto andavo in seconda media, e devo dire che mi sono rispecchiata nel mondo di Caterina, sebbene la mia situazione familiare fosse molto diversa da quelle (un pò stereotipate, ma oh... che vuoi farci) presenti in questo film. Il mondo degli adolescenti italiani (che in questo caso sono piccoli, vanno ancora alle medie) mi sembra sia rappresentato pressochè perfettamente:
Non esiste uno 'Buono a priori' o 'Cattivo a priori', sia Margherita che Daniela hanno difetti e qualche pregio. Ma soprattutto la cosa che ho preferito di più è la rappresentazione dell'eterna faida tra i gruppetti della classe (in questo caso Fascisti vs Comunisti, per quanto riguardava me era i vincenti contro gli sfigati). Bellissimo inoltre il fatto che i ragazzi di entrambi i gruppi nemmeno sappiano di cosa parlano. Vero, esilarante, fa riflettere.
È un film che bisognerebbe far vedere almeno una volta a tutti i ragazzini delle medie, li mette davanti ad uno specchio. Fenomenali le recitazioni, tutte, a partire dalla protagonista (Adorabile con la A maiuscola) per finire con la Buy e Castellitto. Sconvolgente la scena
Caterina non diventa l'amicona di tutti come nei clichè, semplicemente riesce a capire che esperienze del genere sono di poco conto, e decide di continuare verso il suo sogno, che alla fine coronerà venendo ammessa al Santa Cecilia. ^__^
in cui i padri di Daniela e Margherita se ne vanno a braccetto ignorando completamente il padre di Caterina XD Estremamente rappresentativa della nostra situazione politica!