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L'UOMO DAI SETTE CAPESTRI regia di John Huston

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Beefheart     7 / 10  23/12/2007 20:14:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un western atipico che, attraverso le gesta del suo protagonista, Roy Bean, racconta, non senza ironia, la storia dell'evoluzione delle terre ad ovest del Texas, nel trentennio a cavallo del 1900. Questo film infatti insiste su quello che si potrebbe definire come "il tramonto" dell'epoca western, che dal "pionierismo" pian piano sfuma in una realtà più moderna, civilizzata, burocratica e danarosa. Grezzo, culturalmente modesto, eticamente biasimevole, ma risoluto nella sua, solo apparentemente, delirante allucinazione, Roy si impone di bonificare socialmente il territorio selvaggio di cui si auto-proclama giudice, avviandolo verso un futuro che, col passare del tempo, non gli sarà poi così propizio. Alla fine Il vecchio Roy, prodotto di un'epoca passata, risulterà anacronistico, inadatto, a disagio, rispetto ai tempi moderni, ma paradigmatico nella nostalgica e drammatica rappresentazione di un tempo che fù. La storia viene raccontata da una serie di personaggi che fanno la loro breve comparsa nel film e che, a turno, si scambiano il testimone di narratore del periodo di tempo trascorso sul teatro degli eventi, in compagnia del giudice Bean. I personaggi sono parecchi ed alcuni di loro, discretamente ispirati; tra questi sicuramente Paul Newman nel ruolo del protagonista ed i vari John Huston, Anthony Perkins, Stacy Keach, nelle fugaci ma efficaci apparizioni. Bellissima Victoria Principal. Nel complesso è un film particolare, che si fa apprezzare per la riuscita commistione di dramma, romanticismo, ironia, riflessione storica-sociale ed azione. Non male.