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IL RITORNO regia di Andrei Zvyagintsev

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     7 / 10  09/11/2004 15:18:15 » Rispondi
l'ho visto con scarso stimolo e poi mi sono reso conto che potrebbe essere un capolavoro potrebbe... il voto andrebbe benissimo tra 5 e 9 per intenderci per quanto vagamente furbetto con le sue tentazioni emotive, l'avevo trovato onesto decoroso ma nulla più ma mi devo ricredere: fin dall'inizio - il passaggio alla vita adulta tema molto tarkovskjiano - non è affrontato benissimo 4 - Il padre torna da chissà dove e Ivan e Andrej cercano una risposta trafugando la soffitta (il caro vecchio sottoscala -la virtualità fetish di un corpo affetto mancato 5) L'assenza - questo è un film sull'assenza - si fa spirito carne e torna corpo (7) La fine e i due volti del coraggio (6) Edipo Re si scontra con l'assenza ma qui si celebra soprattutto i funerale della figura paterna nella società di oggi (6) Poi il film prende una piega diversa sembra di rileggere Gavino Ledda (8) per quanto non riesco ancora a farmi catturare dalla troppo effettistica e costruita bellezza del film (6) La coscienza a Zvaygintsev interessa solo a tratti: quasi Ulisse al ritorno da Itaca (9) celato da misteri che il film si guarda bene dal rivelarci (8) La forza del film è in tutto quest'orfanismo che rifiutamo di combattere il suo limite nella rappresentazione semplificata e un pò ovvia di un clichè Ci nega la sopraffazione sgradita di un ritorno In generale: ci ho pensato per mesi e mesi e alla fine non sono mai riuscito a liberarmi dal peso - dal ricordo - di quel padre Odioso oppure soltanto incapace, come tanti, di dare vero amore Ed è quest'uomo rozzo e chiuso nel suo dolore, solitario e vagamente crudele, immagine quantomai eloquente di un bisogno affettivo negato (suo e dei figli attraverso lui) a meritare una visione (10) Ne porto ancora i segni, per quanto sia un film riuscito ma irrisolto