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IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI regia di Jonathan Demme

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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly     9½ / 10  14/03/2006 21:38:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Splendido thriller, che consacra alla storia del cinema uno dei Villains migliori di sempre, Hannibal Lecter. Il film colpisce dritto al cuore ed allo stomaca ad ogni inquadratura, senza lasciare allo spettatore un attimo di tregua, e mettendolo nella condizione ambigua e malsana di immedesimarsi e di parteggiare per il "cattivo" Lecter, il cui sguardo magnetico non può non attrarre. Ignobile, demitizzante ed inutile il sequel "Hannibal", cui giustamente Jodie Foster si è rifiutata di partecipare.
"Ora devo lasciarti, Clarisse. Ho un vecchio amico per cena"
Invia una mail all'autore del commento Tempesta  26/04/2006 20:14:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
qualcosa capisci , qualcosa non ti ingallizzire.....
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  26/04/2006 21:27:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma che fai, mi segui?
Invia una mail all'autore del commento Tempesta  26/04/2006 22:01:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
si mi piace seguirti ....
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  26/04/2006 22:08:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Detta così è inquietante...
frine2  16/03/2006 02:05:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Infatti una delle maggiori finezze del film consiste proprio nell'instillare nel pubblico un (inconfessabile?) sentimento di simpatia nei confronti del folle criminale Lecter. Lo psichiatra cannibale si colloca in qualche modo al di fuori della legge e della morale. Tuttavia è innegabile che Lecter abbia un suo personale senso della distinzione fra bene e male. Se si accetta la sua follia omicida come frutto di uno stato patologico misterioso e inspiegabile (?), per il resto il suo comportamento è 'corretto', per dirla con Clarice. La vera malvagità consiste nel relegare i malati di mente in un'orribile, sapventosa 'fossa dei serpenti'. Ed è così che il vero ' cattivo' della situazione si identifica con il direttore del manicomio, il "caro amico" del perfido e sarcastico finale.
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  17/03/2006 16:42:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sottoscrivo in pieno. Ma è "vecchio amico" o "caro amico"?L'idea di aver commesso un'imprecisione in una battuta chiave come quella mi lacera!
Invia una mail all'autore del commento thohà  13/04/2006 16:53:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
letteralmente: "Vorrei che potessimo parlare più a lungo, ma sto per avere un vecchio amico per cena stasera. Addio." ;-)
Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  13/04/2006 21:34:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie, il dubbio mi lacerava.